martedì 31 dicembre 2013

#strettamentepersonale Un racconto di fine anno: l'Illuminazione


Scarica qui il pdf del racconto
 
«Chiudi gli occhi. Fai alcuni respiri profondi. Immagina di poter buttare fuori la tensioni e lo stress dal tuo corpo. Immagina di poter inspirare l'energia meravigliosa che ti circonda. Lascia che ogni respiro ti porti sempre più profondamente in uno stupendo stato di rilassamento».
Non era la prima volta che mi ritrovavo sdraiata sul lettino del dottor Penna. Almeno una volta a settimana avevo preso l'abitudine di prendermi quelle due ore tutte per me: un viaggio spirituale unico e fantastico che aveva già riportato alla luce ricordi dell'infanzia, emozioni, ma anche vite precedenti realmente vissute o solo immaginate, che mi avevano fatto capire tante cose della mia esistenza.
I ricordi portano alla comprensione, e la comprensione spesso porta alla guarigione, sosteneva il dottor Penna. E io da un anno a questa parte stavo decisamente meglio. Avevo cominciato ad accettare il mio carattere, avevo cominciato ad accettare il mio corpo, avevo cominciato ad accettare i miei limiti.

domenica 29 dicembre 2013

#ricostruiamolastrada: Il Muro del Canto, un gruppo dal cuore grande (è ufficiale: li amo)

Tra le prime telefonate che ho ricevuto il 24 dicembre, non appena si è sparsa la notizia dell'incendio appiccato al centro sociale La Strada di Garbatella, c'è stata quella di Daniele Coccia: voleva sapere, voleva capire il perché di un gesto tanto infame, voleva esprimere la solidarietà a una realtà così importante per il quartiere, ma soprattutto voleva dare la disponibilità sua e del resto del gruppo a fare qualcosa di concreto per aiutare i compagni a ricostruire quello che ignote mani hanno distrutto. Il Muro del Canto sono anche questo.
Nonostante i mille appuntamenti per la presentazione del loro ultimo disco "Ancora ridi" non ci hanno pensato un attimo e hanno dato la loro disponibilità a trasformare una delle prossime date nel loro contributo personale alla risistemazione del centro sociale di via Passino che li ha visti tante volte sul palco.

venerdì 20 dicembre 2013

Quando gli scrittori era sorvegliati speciali: Sartre e Camus

A partire dalla fine del 1945,  l'Fbi, per volere del suo direttore John Edgar Hoover, mise sotto sorveglianza due intellettuali francesi, massimi esponenti dell’Esistenzialiamo, perchè ritenuti in grado di influenzare l’opinione pubblica “a favore del comunismo”. Si tratta del   filosofo Jean-Paul Sartre (1905-1980), e lo scrittore Albert Camus   (1913-1960).

martedì 17 dicembre 2013

Rivoluzione coi forconi? No, grazie!


La colpa è sempre di qualcun altro. Meglio ancora se il colpevole è un'entità generale facilmente riconoscibile, ma difficilmente individuabile. “È colpa dell'Europa, è colpa dell'euro, è colpa dei banchieri”, gridano grillo, i grillini e i forconi, O ancora: partiti e partitini, che cambiano nome ma da anni si susseguono alla guida del paese, scaricano responsabilità sui governi precedenti pur avendone fatto parte.
Si sa ed è facilmente intuibile che in periodi di crisi, di forte preoccupazione o di forte insicurezza, la paura attanaglia l'essere umano. L'incertezza nel proprio futuro e la rapida perdita delle sicurezza acquisite ci rendono particolarmente sensibili a questa terribile sensazione. Paura che genera rabbia, che genera sensi di colpa. Un percorso ineluttabile che, volenti o nolenti, la nostra mente compie.

venerdì 6 dicembre 2013

12 dicembre 1969, la verità è una sola: fu strage di stato #appuntamenti

Il 12 dicembre 1969 la strage di Piazza Fontana diede l’avvio all'offensiva dello stato per annientare ogni sogno di giustizia sociale e di dignità umana rivendicati e praticati dagli sfruttati nelle lotte del '68 e dell'autunno caldo del '69. L’assassinio dell’anarchico Pino Pinelli, gli arresti degli anarchici Pietro Valpreda, Emilio Bagnoli, Emilio Borghese, Enrico Di Cola, Roberto Gargamelli, Roberto Mander e dei tantissimi altri compagni accusati delle stragi di stato, furono un espediente per creare il panico sociale necessario a favorire svolte autoritarie, ma l’immediata e quotidiana opera di controinformazione degli anarchici e di tutto il movimento, smascherò tempestivamente questo intento.
Le attività di lotta e di denuncia delle connivenze palesi tra servizi segreti e fascisti trasformarono in un boomerang questa offensiva reazionaria.
La strategia della tensione lascia il posto, 44 anni dopo, alla strategia della menzogna.
Come ogni dittatura economica, lo stato “democratico”, riscrive continuamente la storia a proprio uso e consumo, cercando di insabbiare ogni prova delle sue malefatte.
Utilizzando solerti pennivendoli che si reinventano di tanto in tanto improbabili teorie la cui unica caratteristica comune è di accusare, oggi come ieri, gli anarchici.
Contro l’ennesimo tentativo di infangare la nostra memoria, accusiamo, oggi come ieri, lo Stato di strage e assassinio.

Leggere le notizie con le regole di Chomsky

Dieci regole per non cadere nella trappola dei media. Dieci trucchi usati dai più grandi mezzi di comunicazione per imporre all'attenzione delle masse alcune notizie piuttosto che altre. Noam Chomsky, filosofo anarchico e socialista libertario ritenuto un intellettuale fastidiosamente bipartito ha scritto questo decalogo contro i grandi potentati economico-finanziari, interessati a filtrare solo determinati messaggi.  Ecco i punti di Chomsky dai quali giornalisti "indipendenti" e cittadini attenti non possono prescindere.

sabato 30 novembre 2013

La bⒶllata di Barri Kate

Sono arrivati in anteprima i nuovi versi di Barri Kate che stanno per essere messi in musica nella nuova canzone che si dice sia scrivendo. Eccoli:

chiuderemo le celle e le chiese
cancellando politici e guardie
per i giudici un po' di riguardo
scaveremo la fossa più grande

non può essere certo un reato
attaccare di notte lo Stato
dopo un giorno di mille soprusi
è normale che i conti van chiusi

tu che sempre  le vite hai sfruttato
tu che infame c'hai poi guadagnato
pagherete un conto pesante
la moneta sarà il vostro sangue

giovedì 28 novembre 2013

#strettamentepersonale Una storia per Shadow_Crack: L'ombra della stella

Questa è la storia di una stella e di un'ombra. Era una notte di una primavera inoltrata e già caldissima quando la stella si accorse di lei. L'ombra vista da lassù non era altro che una macchia scura: la stella non riusciva a definirne i contorni, non poteva capirne il contenuto. Era comunque attratta inspiegabilmente da lei. Voleva a tutti i costi toccare quel misterioso vapore nero che si muoveva tra le tante altre ombre proiettate dalle luci del palco sul parco. Era eccitata all'idea di farsi avvolgere dal quel velluto nero, di penetrare nella sua trama e scoprirne l'essenza.

mercoledì 27 novembre 2013

"E te lo voglio dì che so stato io": una serata con il fiocco bianco

La violenza contro le donne è un fenomeno complesso che richiede un intervento integrato sui vari livelli: sociale, comunitario, relazionale ed individuale. Serve coordinare strumenti legislativi, strutture di sostegno alle vittime, interventi di contrasto e politiche di prevenzione. Ma è fondamentale anche che ai servizi per le donne maltrattate, abusate siano affiancati servizi specifici per gli uomini che vogliono cambiare e interrompere la violenza. In Italia ci sono ancora poche esperienze di questo tipo. A Roma, salvo qualche esperienze interessante, manca ancora un servizio strutturato. E' per questo che il 4 dicembre prossimo decine di artisti straordinari si esibiranno in "E te lo voglio dì che so stato io" nella serata organizzata da "Un taglio solidale" all'Auditorium Parco della Musica in occasione della Campagna del Fiocco Bianco.

lunedì 25 novembre 2013

Giornalisti

Dalla sua stanza, Bisanzio alza la cornetta del telefono e chiama la segretaria.
"Signorina Lucia, mi vada a chiamare immediatamente Ovedra."
"Subito signor direttore."

Dieci minuti dopo, Ovedra bussa alla porta.
"Avanti", dice Bisanzio dall'altra parte
Ovedra entra e chiude la porta.
"Ah eccola qua Ovedra. Si segga."
Ovedra si siede senza spiccicare parola.
"Sa perchè l'ho mandata a chiamare?"
"No signor direttore."

Bisanzio si alza dalla sedia e comincia a gironzolare attorno a Ovedra.

#25N Violenza verbale, sessuale o istituzionale è violenza uguale


La violenza sulle donne non è solo quella fisica, sessuale, che purtroppo riempie le cronache. La violenza contro le donne è anche quella dello Stato che pensa di risolvere il problema con la militarizzazione delle città senza preoccuparsi che quelle stesse guardie picchiano, stuprano, insultano le donne. E' violenza quella delle istituzioni che non permettono alle donne di avere una casa, dignità e reddito per smarcarsi dal padre padrone, per mandare a fanculo il marito manesco. La violenza contro le donne è quella che esercita il datore di lavoro protetto da leggi liberticide che i parlamentari con la vostra delega hanno approvato e che i sindacati hanno accettato. La violenza contro le donne è quella della Chiesa che ci dice quello che possiamo o non possiamo fare. La violenza contro le donne sono le battute sessiste che riempiono le pagine dei giornali, le pubblicità e i talk show. E' violenza non permettere a una donna che ama un'altra donna di veder riconosciuta la loro unione. E' violenza contro le donne lo stereotipo di bellezza che viene imposto dalla società alle nostre figlie fin da piccole. 

giovedì 21 novembre 2013

#20N Prima di parlare sciacquatevi la bocca: ecco chi è Lello

Lello ed io
I compagni stanno preparando un articolo e un'intervista (qui trovate l'anteprima) che verrà pubblicata la settimana prossima su Umanità Nova. Ma io non posso aspettare fino a giovedì prossimo per scrivere quello che penso sull'ignobile articolo uscito oggi sul Messaggero intitolato "In testa al corteo spunta i paraplegico". A cavallo delle pagine dedicate agli "scontri" dei No Tav a Roma e all' "oltraggio" subito dall'insegna della sede del Pd a via dei Giubbonari c'è un pezzo sul quotidiano della Capitale, non firmato, dedicato a Pasquale Valitutti che l'ignoto e infame giornalista chiama familiarmente Lello, come se fosse un suo amico, un suo compagno. Ma non se lo può permettere il pennivendolo del Messaggero perché dimostra nel suo misero articolo che non conosce affatto Lello.

mercoledì 20 novembre 2013

#PachaMama resiste: assemblea il 23 novembre

Pacha Mama non è solo un casale a tre piani, due manufatti e una bellissima campagna circostante. Pacha Mama è un progetto di accesso alla terra, lavoro, diritto alla casa e integrazione. Occupato durante l’ondata di occupazioni romane iniziata lo scorso dicembre con lo Tzunami Tour dei movimenti per il diritto all’abitare, Pacha Mama a ottobre si è visto staccare l'acqua e la luce da diversi poliziotti in borghese inviati dalla Prefettura di Roma, insieme ad alcuni operai dell’Acea che hanno eseguito lo sporco lavoro. Ma questo non ha fatto demordere gli occupanti che hanno ben chiaro e hanno già cominciato a realizzare il progetto che va al di là del mero scopo abitativo.

martedì 19 novembre 2013

Campane a morto per #5Pointz: è diventato tutto bianco prima di essere demolito

«5Pointz è andato. Dipinto di bianco durante la notte e noi per poco non venivamo arrestati». Così il collettivo che autogestiva la più grande esposizioni al mondo di graffiti art ha comunicato via Twitter la fine del progetto che era punto di riferimento globale per gli artisti di strada. 5Pointz è stato riverniciato di bianco prima di demolire il complesso del Queens per costruirci grattacieli di lusso.

#uncasobascoaroma: Lander e Aingeru sono di nuovo liberi

Lander al momento dell'arresto a Garbatella
Non capita spesso di poter prendere parola per comunicare una bella notizia. E la notizia che ci hanno dato ieri i compagni di "un caso basco a roma" è davvero una notizia bellissima. Dopo più di due anni di campagna portata avanti dal comitato uncasobascoaroma e dalle reatà solidali in molte città, possiamo dare il bentornato in libertà a Lander e Aingeru.
Mentre scriviamo sappiamo che i due compagni stanno rientrando in Euskal Herria per ricevere un caldo abbraccio dai compagni e le compagne che insieme alle famiglie li stanno aspettando nel quartiere di Santutxu, a Bilbao. Lander e Aingeru, finalmente liberi, potranno ritrovarsi in strada dopo più di dieci anni nei quali sono stati costretti dietro le sbarre a causa delle diverse carcerazioni subite da francia e spagna.
Non ci aspettavamo nessun tipo di giustizia da un tribunale speciale come l’Audiencia Nacional spagnola, erede del franchista Tribunal de Orden Publico. L’assoluzione avviene dopo che entrambi sono stati privati della propria libertà per molto tempo.

giovedì 7 novembre 2013

Ecco il testo di Erri De Luca che ha fatto infuriare Caselli

Il procuratore di Torino Giancarlo Caselli, quando ha letto lo scritto di Erri De Luca pubblicato nell'agenda di Magistratura Democratica 2014, è andato su tutte le furie e ha deciso di abbandonare la corrente progressista della magistratura. "Se si dimette da Magistratura Democratica vuol dire che non è più un magistrato democratico", si è limitato a dire lo Erri De Luca. Del resto parlano le sue parole: parole bellissime che però hanno urtato la sensibilità del signor Caselli a dimostrazione di quale concetto di democrazia egli abbia.
Ecco il testo.
"Euridice alla lettera significa trovare giustizia. Orfeo va oltre il confine dei vivi per riportarla in terra. Ho conosciuto e fatto parte di una generazione politica appassionata di giustizia, perciò innamorata di lei al punto di imbracciare le armi per ottenerla. Intorno bolliva il 1900, secolo che spostava i rapporti di forza tra oppressori e oppressi con le rivoluzioni. Orfeo scende impugnando il suo strumento e il suo canto solista. La mia generazione è scesa in coro dentro la rivolta di piazza. Non dichiaro qui le sue ragioni: per gli sconfitti nelle aule dei tribunali speciali quelle ragioni erano delle circostanze aggravanti, usate contro di loro".

Atene, i giornalisti sgomberati della Tv pubblica ERT fanno il TG in diretta

Qualcuno dei presenti ha paragonato l'irruzione della polizia in assetto antisommossa, con tanto di lacrimogeni, manganellate e arresti nella sede della televisione pubblica greca Ert occupata a cinque mesi dai dipendenti licenziati, a quella nel Politecnico di Atene del '73 quando, durante la dittatura dei colonnelli, i militari misero fine all'occupazione dell'ateneo con un bagno di sangue.
Il blitz di stanotte non è finito in tragedia, ma poco c'è mancato. Di certo lo sgombero ha provocato un'ondata di proteste in tutto il Paese, già esasperato per le rigidissime misure di austerity imposte dal governo sotto la pressione internazionale: migliaia di persone in giornata sono scese in piazza ad Atene e in altre città, a partire da Salonicco e Patrasso.

venerdì 1 novembre 2013

#Priebke: segreto di Stato sul cadavere del boia

Il corpo di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, è stato trasferito in una località segreta. La salma, secondo quanto scrive il Messaggero, non sta più all'aeroporto militare di Pratica di Mare, dove era stata portata la notte del 15 ottobre scorso, dopo che era saltato il funerale nel monastero lefebvriano di Albano Laziale. E' impossibile però sapere se è stato già seppellito o è stato cremato e nel caso dove sono i suoi resti. La tumulazione del nazista è infatti classificata come segreta, essendo stato apposto dal governo il cosiddetto Nos, nulla osta di sicurezza.

Killah P, i retroscena di un omicidio politico

Sul buffet in salotto le foto formano una sorta di piccolo altare in memoria del figlio perduto: Pavlos al matrimonio della sorella, Pavlos in concerto, Pavlos adolescente. Era un bel ragazzo, con enormi occhi neri e un bel sorriso. "Più di ogni altra cosa era un ragazzo di buon cuore. Tutti gli si affezionavano subito", sussurra sua madre Magda, come ipnotizzata da quelle immagini di giorni felici. Dietro di lei il padre di Pavlos, Panatiotis, resta chiuso nel suo dolore.

lunedì 28 ottobre 2013

Redo, il collettivo della moda critica e innovativa

La moda è un ingranaggio collettivo. E’ questo il motto del nuovo brand Redo nato dall'esperienza di cinque giovani donne Simona, Alma, Martina,  Angela e Alina che nell'atelier di Via Roberto de Nobili 15, alla Garbatella, recuperano e reinventano tessuti in disuso e materiali hitech. Vele di barche, scarti industriali e stoffe riciclate nelle loro mani prendono nuova vita, trasformandosi in capi di tendenza, ma con una storia da “raccontare”. 
Redo è un progetto nato sull'onda delle lotte per il reddito e per la cooperazione solidale. Devoti a San Precario e seguaci di Serpica Naro. Queste le radici, il senso. La moda come ingranaggio collettivo. Ora con le radici arrivano anche le ali. 
Il recupero, l'attenzione alla filiera produttiva e la progettualità di prototipi unici e innovativi sono infatti i punti di forza del collettivo che anima il laboratorio nel cuore della Garbatella.

Seguendo la filosofia della condivisione dei saperi vengono organizzati corsi, workshop, incontri, mostre ed eventi.

Seguite il progetto su FB . La moda giusta per altri mondi, sempre dalla parte giusta

Per contattare Redo scrivete a redo.factory@gmail.com

sabato 26 ottobre 2013

I Malfattori occupano di nuovo. Evviva i Malfattori

 "Associazione di malfattori" - così si intitolava l'articolo del codice penale con cui l'Italia umbertina, alla fine dell'Ottocento, tentava di cancellare ogni attività sovversiva. Ancora oggi - a 150 di distanza - i "malfattori" rendono vivo un luoghi annichiliti dalla crisi e dalla speculazione per costruire un futuro migliore e rendere il presente degno di essere vissuto. E' per questo che sabato 12 ottobre siamo entrati all'interno dello stabile di Ripa di Porta Ticinese 83, applicando uno dei metodi che stanno alla base del nostro operare: l'azione diretta. Fino al giugno del 2013 ci siamo riuniti presso il Circolo dei Malfattori, in via torricelli 19, e andandocene ci siamo voluti portare dietro il nome; per cui abbiamo "battezzato" la nuova occupazione: Circolo anarchico - Ripa dei Malfattori. Circolo anarchico perchè d'ora in poi la vita interna dello spazio sarà regolata da principi antiautoritari sintetizzabili nella vecchia formula, ma a noi ancora cara: "nè servi, nè padroni".

#StragediBologna Lo Stato vuole un miliardo e mezzo da Mambro e Fioravanti

L'Avvocatura di Stato ha chiesto oltre un miliardo di risarcimento per la strage alla stazione di Bologna, ma loro non sono disposti a tirare fuori manco un euro. Perché, sostengono, i termini per chiedere il risarcimento record è scaduto da anni. E perché, particolare non secondario, quei soldi non li hanno e mai li avranno. Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, condannati per l'attentato del 2 agosto 1980, tramite i loro legali e con una lunga memoria difensiva, spiegano perché si oppongono alla richiesta avanzata dallo Stato nella causa civile. Secondo i calcoli fatti dall'avvocatura di Stato, circa 59 milioni sono dovuti come danno patrimoniale, mentre il grosso della cifra, un miliardo, rientra nel danno non patrimoniale.

venerdì 25 ottobre 2013

#Alicè, i writers di Bologna si ribellano: "Basta con la caccia alle streghe"

Durante un passaggio a Bologna, aveva lasciato cinque dei suoi celebri disegni sui muri e su una pensilina della città delle Due Torri, ma nonostante si tratti di una delle più importanti street-artist italiane è stata denunciata per imbrattamento. AliCè, romana di 33 anni, impegnata in questi giorni nel sudest asiatico proprio per le sue 'creazioni', mentre l'istituto italiani di cultura loda le sue doti a Singapore è stata messa nei guai con la giustizia dal reparto sicurezza urbana e antidegrado bolognese. I vigili, dopo un'intervista di AliCe' al Corriere di Bologna nella quale lei stessa faceva riferimento ai disegni fatti in via Centotrecento, via Mascarella, via Zamboni, via del Pratello e in zona Bolognina si sono attivati e dalla 'tag' l'hanno individuata e hanno fatto scattare la denuncia alla Procura. Gli street artists di Bologna però non ci stanno e domani, 26 ottobre alle 15 hanno  chiamato a raccolta i cittadini a piazza Ravegnana per dire "basta alla caccia alle streghe".

George Wright, la vita dell'ultima Pantera Nera in fuga diventa un romanzo

"Sono in pace con me stesso e con la legge", ha detto George Wright quando il suo avvocato gli ha comunicato che gli Stati Uniti, dopo aver esaurito ogni appello nel sistema giudiziario portoghese, avevano chiuso il caso. Non sarà estradato, non trascorrerà i prossimi 22 anni in un carcere americano: la pantera nera George Wright ha vinto! E ora sta pensando di scrivere un libro o fare un film sulla sua vita.  Una vita che sembra davvero un romanzo.
Per quarantun anni George Wright è infatti riuscito a sfuggire alla giustizia americana seminando gli agenti federali in una corsa attraverso tre continenti terminata il 26 settembre 2011 ad Almocageme, un eremo lusitano sull’Oceano Atlantico, tradito da un’impronta digitale.

venerdì 18 ottobre 2013

Tutte le menzogne del boia Priebke

Primo. Erich Priebke mente dicendo che i comandi tedeschi avevano affisso manifesti in cui minacciavano rappresaglie in caso di azioni contro di loro. I manifesti fatti affiggere da Kesselring dopo l'occupazione di Roma dicevano che i colpevoli di azioni antitedesche (quindi: non ostaggi che non c'entravano) sarebbero stati puniti secondo il codice militare germanico. Un manifesto sulle Fosse Ardeatine fu affisso, ma dopo, a strage avvenuta. E dimenticano la fatidica frase finale, «quest'ordine è già stato eseguito». Le persone che dicono di averlo visto prima sono forse tratte in inganno dall'errore di sintassi in cui si dice che 10 italiani per un tedesco «saranno» uccisi. Tutto questo Priebke lo sapeva benissimo, visto che era al comando. Se dice il contrario non è perché si sbaglia ma perché mente.

martedì 15 ottobre 2013

#priebke: un altro epilogo per i funerali del boia

C'era un sacco di gente incazzata ad aspettare il carro funebre che da Roma porta la salma del boia delle Ardeatine al convento dei lefebvriani di Albano. C'era pure un neonazista che voleva provare ad avvicinarsi al suo "capitano", ma vista l'aria che tirava ha preferito mimetizzarsi tra quelli che urlavano "assassino" e a quelli che imprecavano contro il prefetto che aveva autorizzato i funerali nella cittadina dei Castelli. Aveva paura, si vedeva. E stava in silenzio. Non ha detto una parola neanche quando gli hanno dato in mano una pietra e gli hanno fatto il segno di lanciare. Ha stretto quel sasso in mano e lo ha scagliato con tutta la forza che aveva sul vetro di quel macchinone nero che gli stava passando davanti. Dentro di sé si sentiva una merda, ma tant'è. Si è guardato intorno sperando che nessun camerata lo avesse visto. Si è solo tranquillizzato quando ha visto quei pochi fascisti che erano arrivati, ma erano tenuti a debita distanza dal cordone di agenti in tenuta antisommossa.

giovedì 10 ottobre 2013

"Il sangue politico" diventa uno spettacolo: LUNGA VITA AI RIBELLI!

Da oggi e per tre giorni, a Garbatella si festeggeranno i 19 anni di vita de La Strada, il centro sociale di via Passino 28 che dal 1994, con le sue iniziative culturali, sociali, politiche, di lotta è un punto di riferimento importante non solo per il quartiere, ma dell'intera città. La festa inizierà con l' appuntamento di Uncasobasco A Roma e proseguirà con SocialWine, L'Ardente Osteria Popolare, Milonga TangueriaPopular, la Maratona della Resistenza, la Ciclofficina La Strada, PEDIGRÌ, Baracca Sound e tanti altri.
Tra le iniziative di sabato anche la presentazione del libro "Il sangue politico" alla quale seguirà uno spettacolo di musica e recitazione ispirato alla storia dei cinque anarchici uccisi in una strage mascherata da incidente la notte tra il 26 e il 27 settembre 1970 sull'autostrada del Sole all'altezza di Ferentino mentre stavano portando a Roma un dossier di contro-informazione sui moti di Reggio, il deragliamento della Freccia del Sud e il golpe Borghese. Protagonista della performance teatrale sarà l'attrice Carmen Iovine che reciterà il monologo "I ragazzi della Baracca". A seguire i Montelupo che si esibiranno con un concerto di canti anarchici. L'appuntamento è alle ore 21 a piazza Sauli. LUNGA VITA AI RIBELLI!

martedì 8 ottobre 2013

Il partigiano Beppe Fenoglio aveva nascosto le armi nell'armadio

"...Uno di quelli alzò gli occhi e disse con una imprevedibile voce di falsetto: - To', un badogliano. Questi son signori. Guardate, guardate come sono armati ed equipaggiati questi cristi.
- Guarda anche come sono infangato, - gli disse Milton tranquillo.
- Ecco, quella è la carabina americana famosa, - disse un secondo.

E un terzo, con tanta ammirazione che non lasciava più posto all'invidia: - E quella è la Colt. Prendete la foto alla Colt. Non è una pistola, è un cannoncino. E' più grossa della Llama di Hombre. E' vero che spara i medesimi colpi del Thompson?..."

sabato 5 ottobre 2013

Addio Herman Wallace, ora bisogna continuare la tua lotta

Herman Wallace è stato per 40 anni in una cella da solo 23 ore al giorno da innocente. Poi le porte del carcere della Luisiana si sono aperte perché completamente scagionato dall'accusa di omicidio di una guardia della prigione di Angola nel 1972, ma la libertà che ha sempre sognato è durata solo poche ore. Settandue ore, per la precisione: Herman è morto la notte scorsa a causa del tumore al fegato che gli era stato diagnosticato alcuni mesi fa.

venerdì 4 ottobre 2013

Solidarietà ai Notav baschi: 9 anni di carcere per una torta in faccia

Hanno tirato una torta in faccia alla presidente della regione Navarra e ora rischiano fino a 9 anni di carcere. A decidere della sorte dei quattro notav baschi protagonisti del fuori programma andato in scena il 27 ottobre del 2011 e ora accusati di "attentato all'autorità", saranno i giudici del tribunale antiterrorismo di Madrid. La corte si riunirà il 18 novembre prossimo e i compagni di TAV Mugitu! stanno organizzando una serie di manifestazioni di solidarietà per i quattro “tartazzi” sotto processo.

giovedì 26 settembre 2013

EroticalNovel

Qui di seguito potete trovare alcune EroticalNovel scritte dopo il laboratorio di scrittura erotica che ho fatto con Slavina. Un laboratorio che per me è stato importantissimo perché mi ha permesso di mettermi alla prova con un tipo di scrittura decisamente altro rispetto a quello che scrivo di solito per lavoro o per diletto. L'obiettivo è sovvertire l'immaginario sessuale che ha popolato le fantasie degli uomini per decenni contribuendo all'annulamento di quel modello sociale fortemente etero normativo dove viene imposta la eterosessualità come norma, dove la divisione tra il maschile e il femminile viene stabilita e rappresentata da corpi esasperatamente sessualizzati e da ruoli ben definiti. Alcune pratiche sessuali vengono ritenute perverse o anormali rispetto a una supposta normalità, che poi è quella eterosessuale e monogama. Il non accettare questi diktat è una posizione politica.
Scrivere racconti erotici di questo genere è per me una battaglia politica.




mercoledì 25 settembre 2013

Il mio libro al circolo anarchico di Garbatella: so soddisfazioni

Nella notte tra il 26 e il 27 settembre 1970 morivano in una strage mascherata da incidente Annelise (Muky) Borth, Angelo Casile, Gianni Aricò, Franco Scordo e Luigi Lo Celso. E proprio nel giorno dell'anniversario, il 27 settembre, il circolo anarchico di Garbatella "19 luglio" vuole ricordarli insieme ai protagonisti di allora e di oggi presentando il mio libro "Il sangue politico". L'appuntamento è alle ore 20 in via Rocco da Cesinale dove ci sarà anche una buonissima cena accompagnata dalla musica struggente di Marco Tranquilli. Sarà una serata importante per me, perché è grazie ai compagni del Cafiero/19 luglio che ho potuto scrivere questo libro.

mercoledì 18 settembre 2013

Atene: le lame fasciste di Alba Dorata uccidono un altro compagno

Le lame fasciste hanno ucciso un altro compagno. Pavlos Fissas, per tutti "Killah P", era un rapper di 34 anni, militante del movimento antifascista Antarsia è morto accoltellato stanotte ad Atene.  Le agenzie sostengono che la lite sarebbe iniziata per questioni calcistiche, ma che si tratti di un altro, l'ennesimo omicidio politico, è stato subito chiaro. E' stato infatti fermato un uomo di 45 anni, membro di Alba Dorata, il partito neonazista con ancora in mano il coltello insanguinato. Killah P è morto all'ospedale dove era stato trasportato, gravemente ferito,  dopo la rissa nata verso la mezzanotte nel quartiere periferico di Keratsini (ovest di Atene).

martedì 17 settembre 2013

#Pedibus: a Garbatella i bambini vanno a scuola da soli

"Siamo gatti... a scuola andiamo da soli" era il titolo del progetto dell' XI Municipio per i bambini della Garbatella per stimolare l'autonomia dei più piccoli, il loro senso di orientamento e di organizzazione. Furono gli stessi bimbi nel 2005 a disegnare sui marciapiedi del quartiere le impronte bianche (all'andata) e gialle (al ritorno) che devono seguire per raggiungere la loro meta. Sono passati otto anni e quelle impronte, seppur un po' scolorite, ci sono ancora. E sono tanti i ragazzini che sono cresciuti seguendo tutte le mattine con zaino in spalla, a gruppetti, quelle forme colorate.

sabato 14 settembre 2013

La Milano antifascista chiude la sede di Forza Nuova

Mentre era in pieno svolgimento il raduno nazifascista Boreal a Cantù, gli antifascisti di Milano hanno  colpito simbolicamente una sede del partito Forza Nuova, organizzatore del raduno. Una sede aperta da poco che si trova in un quartiere popolare. Alla chiusura di questa nuova sede ieri è seguito un volantinaggio di massa per le vie del quartiere. Di seguito il testo distribuito in italiano, arabo e spagnolo.

mercoledì 11 settembre 2013

L'11 settembre io ricordo Gino Lucetti, l'anarchico che voleva far fuori Mussolini

«Non sono venuto con un mazzo di fiori per Mussolini. Ero intenzionato di servirmi anche della rivoltella qualora non avessi ottenuto il mio scopo con la bomba». Erano le 10.20 di sabato 11 settembre 1926 quando, sul piazzale di Porta Pia a Roma, l'anarchico carrarino uscì dal riparo che si era scelto dietro ad un chiosco di giornali e lanciò una bomba contro l'automobile su cui viaggiava il dittatore. La bomba purtroppo rimbalzò sulla macchina ed esplose a terra. Lucetti venne arrestato e in commissariato rivendicò il suo gesto.

sabato 7 settembre 2013

#Strettamentepersonale: tocca ricominciare

Ho lavorato tutta l'estate tranne questi ultimi dieci giorni. Non ho fatto gran che: niente mare quest'anno, sono stata un po' in Val di Susa e poi mi sono dedicata a mia figlia e ai suoi compiti che, come sempre, si riduce a fare all'ultimo. Lunedì devo rientrare in redazione e ho i crampi allo stomaco. Non è che il lavoro non mi piaccia, anzi. Ma l'idea che di essere costretta a farlo, mi rende tutto indigesto.

giovedì 5 settembre 2013

Resistenza e disobbedienza civile in Val di Susa: io sto con Erri DeLuca

Non bastava criminalizzare un movimento, adesso se la prendono anche con chi si permette di non essere d'accordo con quell'opera inutile e dannosa che è l'Alta Velocità in Val di Susa. Il procuratore Caselli aveva chiesto nei giorni scorsi agli intellettuali di esprimersi in merito a quello che sta succedendo attorno alla "mangiatoia" realizzata stuprando vigne e abbattendo alberi secolari. Nessuno, però, ha risposto a Caselli spendendo una parola a favore della Tav. Al contrario, sono state tante le voci che si sono levate in difesa di chi l'alta velocità, lì in Val di Susa, non le vuole. Sono vent'anni che c'è gente che lotta per impedire questo scempio e adesso che il progetto sembra definitivamente arenato, anche dall'altra parte del confine, i soliti noti, quelli che hanno interessi che si porti a termine, cercano consensi per continuare a legittimare un'infrastruttura che non ha senso di esistere. Consensi che però trovano voce solo tra qualche senatore del Pd e i suoi scagnozzi, i mafiosi che hanno i loro tornaconti economici e qualche apparato dello Stato che non vede di buon occhio l'aumento di forze e solidarietà verso un movimento di resistenza.

martedì 27 agosto 2013

Passeggiata in Clarea

Il vento dà la voce agli alberi.
L'acqua dà fiato alla roccia.
Basta ascoltare. E la passeggiata tra i boschi della Clarea in un giorno di fine estate si riempie di storie.
Sono quelle foglie irrequiete e quei sassi levigati a raccontare. Ci parlano di cacciatori di uomini, di prede braccate ma non rassegnate, di contadini rimasti senza vigna, di farfalle con le ali sporche di polvere, di lavanda inquinata da gas lacrimogeni.

Berco, la lotta paga

Sono trascorse tre settimane dalla chiusura della vertenza e ancora mi fa star bene con me stesso considerare i colleghi che non hanno partecipato alla lotta come una sorta di traditori, indifferenti e viziati. Una battaglia che andava combattuta per il bene comune, perché nessuno poteva rimanere inerme di fronte a questo scempio di capitalismo sfrenato che ha rovinato e continua a rovinare migliaia di famiglie; non si parla di grandi manager che vanno al lavoro per soddisfare dei capricci, come una borsa da 7000 euro o una nuova barca, ma di persone che con il loro sudore portano a casa il pane per la propria famiglia.

lunedì 26 agosto 2013

#strettamentepersonale: sogno numero #1

- Ma se ci trasferissimo a vivere qui?
- Sarebbe bello, ma...
- Vendiamo la mia casa a Roma e compriamo quel rudere rosa.
Il rudere rosa è veramente un rudere: giusto i muri, pure malconci, e il tetto che è da rifare. Le scale sono franate, l'erba ha invaso ogni centimetro lasciato libero dai mattoni. Sulla facciata, quella che dà sull'ottavo tornante, c'è un cartello: "Vero affare" e un numero di telefono. Intorno ci sono solo alberi, c'è un torrente e la strada in salita che porta al Freis che  impone l'uso delle catene per le automobili dal 30 ottobre al 30 aprile.

giovedì 22 agosto 2013

Cara ministra Kyenge discutiamo di tutto. Ma sulle macerie dei Cie

La ragion di stato non coincide mai con quella dell’umana società. Sono queste le parole che vengono in mente ascoltando la ministra Kyenge all’uscita del CIE di Sant'Anna di Crotone. Nelle dichiarazioni della ministra (guarda il video) si sente dire: «Io sono per la non violenza, qualsiasi soluzione può essere attraverso dialoghi e sistemi d’ascolto, e ovunque applicate». E ancora, prima: «Bisogna capire i motivi della protesta, non si conoscono le cause. Sono per la non violenza, qualsiasi soluzione può essere attraverso dialoghi e sistemi d’ascolto, e ovunque applicate. Capire le ragioni della protesta, che vanno cercate all’interno del CIE, insieme alle persone che lavorano qua dentro, e quindi non si può dire ha ragione o torto, ma privilegio la via del dialogo».
Anche noi preferiremmo parlare tranquillamente e trovare le migliori soluzioni per i problemi dell’umanità ragionando sulle contraddizioni della società tutta.
Ne parleremmo volentieri, ma sulle macerie dei CIE, dei confini degli stati.
A cominciare dalla legge Bossi Fini. Non va riformata, va abrogata.

mercoledì 21 agosto 2013

La svolta libertaria di Amina "per abbattere il sistema"


Cosa c'è dietro le Femen? L'attivista tunisina Amina Sboui non è ancora riuscita a capirlo e nel dubbio ci sia un un mandatario che abbia ben poco a che fare con i diritti delle donne e la lotta alla prostituzione, ha lasciato il movimento. Arrestata per aver imbrattato il muro del cimitero di Kairouan (150 chilometri a sud di Tunisi), con l’obiettivo di denunciare un corteo di un movimento salafita interdetto dalle autorità, appena uscita dal carcere di  Messaadine, ha chiesto spiegazioni sui finanziatori dell'organizzazione femminista fondata in Ucraina famosa per le sue proteste a seno nudo in sostegno dei diritti delle donne, ma di fronte al silenzio di Inna Shevchenko, la leader del gruppo ha preferito fare un passo indietro.

Алессио Лега per Bulat Okudžava a casa sua 24 agosto 2013

di Alessio Lega
Una notizia magari insignificante per il mainstream imperante, ma commovente per me. Il prossimo 24 agosto sono stato invitato a cantare nell'annuale "Festa della campanella" che il museo Bulat Okudžava organizza in memoria di questo immenso poeta della canzone, in quella che fu la sua dacia, a Peredelkino (a 25 km da Mosca).
Ancor meno conosciuto per noi che il suo "allievo spirituale" Vladimir Vysotskij, Okudžava è uno dei più grandi poeti russi del '900, uno dei fari di questo nostro mestiere fatto di resistenza quanto di talento. Nel 1985 il Premio Tenco gli conferì il suo massimo riconoscimento, invitandolo a cantare a Sanremo: fu un grande atto di coraggio - non erano ancora gli anni della Perestrojka - e i presenti ne conservano una memoria incantata.

martedì 20 agosto 2013

Solidarietà a Igor, compagno basco picchiato e arrestato in Palestina

Questa è la storia di Igor, un compagno basco. Venerdì scorso, il 16 agosto, ha partecipato alla manifestazione che ogni settimana si svolge nel villaggio di al Ma’sara. Stava protestando in maniera pacifica per la libertà e l’indipendenza della Palestina occupata, ma a un certo punto su di lui e su un altro compagno italiano si è scatenata la furia dell'esercito israeliano. Entrambi sono stati picchiati e poi, bendati ed ammanettati, sono stati portati prima nella stazione di polizia della colonia israeliana di Efrat, e poi trasferiti alla prigione di Kyriat Arba, nei pressi di Hebron.

lunedì 19 agosto 2013

NoTav: signor Esposito, lasci stare i partigiani

Non c'è giorno che il senatore del Pd Stefano Esposito non ci delizi con le sue sentenze contro i NoTav: "terroristi", "banditi", "criminali"... Ma quando arriva a dare del "fascista" a chi si batte per evitare lo stupro di una valle e del "partigiano" alla guardia che con la violenza difende un'opera che viene imposta a una comunità nel nome del profitto di pochi con danni economici e ambientali evidenti per tutti gli altri, allora vuol proprio dire che non sa più che inventarsi. Al silenzio del Pd che non hai mai preso posizione di fronte alle farneticazioni del signor Esposito si contrappone oggi l'urlo dell'Anpi che ha "esortato il senatore ad evitare, tacendo, di proferire simili castronerie".

domenica 18 agosto 2013

Il bacio delle atlete russe che fa infuriare Putin

Il ministro dello Sport russo, Vitaly Mutko, insiste nel dire che la polemica sulla legge anti-gay è "un problema inventato" dalla stampa occidentale. Ma intanto oggi la foto delle due atlete russe che, sul podio dopo aver vinto l'oro nella staffetta 4x400, si scambiano un bacio, ha riacceso le polemiche e le critiche sull'odiosa legge anti-gay recentemente approvata in Russia. Il gesto infatti è stato da molti interpretato come una protesta, un atto di ribellione contro quella legge. E a poco servono le dichiarazioni fatte da alcuni esponenti della delegazione russa ai campionati mondiali di atletica che si sono affrettati a precisare che Kseniya Ryzhova e Tatyana Firova stavano solo festeggiando e non intendevano lanciare nessun messaggio politico.

sabato 17 agosto 2013

Ventunenne sucida in cella, a Padova scoppia la rivolta dei prigionieri

Ho cercato inutilmente il suo nome: nessun giornale che ha riportato la notizia, né le agenzie di stampa hanno dato un'identità al ragazzo di ventun anni che ieri si è tolto la vita nel carcere di Padova. Di lui si sa solo che era un marocchino e che si è tolto la vita impiccandosi con dei lacci di scarpe trovati chissà dove visto che dietro le sbarre sono vietati.
Per i media italiani è solo un caso, uno dei tanti, che si va a sommare alla drammatica lista di detenuti che hanno preferito morire piuttosto che vivere in strutture penitenziarie sovraffollate e obsolete, dove i diritti vengono calpestati e la dignità di ogni individuo ridotta a quella di un numero. Per i suoi compagni di cella, però, no.

venerdì 16 agosto 2013

Vattimo tifa #Notav e viene indagato

Il giorno di Ferragosto l'europarlamentare  Gianni Vattimo, invece di andare al mare come tanti suoi colleghi, ha voluto passarlo dietro le sbarre con i detenuti. Da torinese ha scelto il carcere Lo Russo-Cutugno e si è fatto accompagnare da due assistenti particolari: Luca Abbà, il No Tav scampato miracolosamente alla caduta da un traliccio in Val di Susa sul quale era salito per protesta, e Nicoletta Dosio, portavoce del movimento contro l'Alta Velocità. I tre hanno fatto visita in particolare a Davide Giacobbe, Giobbe, finito qualche giorno fa in galera con l'accusa di aver aggredito un poliziotto nel 2012. La cosa non è piaciuta al senatore Pd Stefano Esposito, che in preda all'ira, ha invocato un'inchiesta a carico di Vattimo.

giovedì 15 agosto 2013

#NoTav: Caselli vs De Luca. Il procuratore ha la coda di paglia

Excusatio non petita, accusatio manifesta, dicevano i latini.
Ma senza ricorrere ai detti popolari, si potrebbe analizzare la stizzita risposta del Procuratore Caselli alla lucida e attenta riflessione sulla Val di Susa scritta da ErriDe Luca sul Fatto Quotidiano usando la psicologia.
Lo scrittore, da buon osservatore del suo tempo, paragona la lotta della Valle a quelle di piazza Taksim a Istanbul e di Plaza de Mayo a Buenos Aires. Una lotta contro uno Stato divenuto truppa d'occupazione militare che usa la rappresaglia e la repressione contro una comunità che non si piega al tentativo di farsi sottrarre il «diritto di sovranità sul proprio suolo, sulla propria aria, sulla propria acqua: sulla vita stessa minacciata. Buffoni di corte delle banche dichiarano strategica l’opera di sventramento che è invece superflua, tossica e sfruttata solo per spendere fondi europei».

mercoledì 14 agosto 2013

Nè Dio, né Stato: io sto dalla parte degli egiziani

Non sono io che vado alle manifestazioni, sono le manifestazioni che vengono da me: mi ci ritrovo sempre in mezzo, anche quando non sono io a decidere di andarci. Questo ho pensato questa sera quando, mentre stavo nell'area cani al parco con Margò, mi sono trovata nel bel mezzo di una protesta. Stavo lì già da un po' quando a un certo punto un centinaio di persone si sono messe a urlare e sventolare cartelli e bandiere nere bianche e rosse davanti all'ambasciata Egiziana a Milano che sta proprio lì, ai giardini Mendel, dove porto a giocare il cane.

Un altro NoTav arrestato e la profezia di Erri De Luca

Da Val di Susa arriva la notizia dell'ennesimo compagno arrestato, Erri De Luca scrive un pezzo intitolato "Lo 'ius soli' di chi lotta per la Valle" con una profezia: le truppe di occupazione se ne andranno e il condadino tornerà a zappare la sua terra. Quanto a Giobbe, un compagno molto attivo nella lotta contro il tav, è stato arrestato mentre si trovava a casa propria, a Dumenza (VA), su mandato della Procura di Torino. La sua casa è stata perquisita, sono stati sequestrati due pc, materiale stampato, appunti, una maglietta, un foulard da ciclismo.