mercoledì 12 luglio 2017

Manu Invisible: «Oltraggio civico è il cemento fine a se stesso. I graffiti sono gesto di presenza umana e civiltà»


È stato denunciato, ha subìto diversi processi  fino a che la Corte di Cassazione lo ha prosciolto definitivamente da ogni accusa sostenendo che i suoi graffiti non sono “imbrattamento”, ma arte. E reputato uno dei più significativi writers italiani, è volato a Londra, chiamato dall'agenzia inglese Global Street Art che lo ha scelto per un intervento a Camden Town in vista dell'uscita ufficiale dell'Inghilterra dall’Unione Europea, per realizzare su una superficie di 90metri quadri il suo “Influence”. Un’opera che rappresenta la condizione politica dell'Europa che in questo periodo di grandi cambiamenti, è appunto “influenzata”  in modo incessante. Lui è Manu Invisible, lo street artist senza volto che da oltre quindici anni lascia le sue opere sui muri di mezza Europa. Con il suo vestito nero sporco di pittura e la maschera nero lucido dalle forme taglienti, ispirata alla geometria e alla notte non si ferma mai.