lunedì 28 ottobre 2013

Redo, il collettivo della moda critica e innovativa

La moda è un ingranaggio collettivo. E’ questo il motto del nuovo brand Redo nato dall'esperienza di cinque giovani donne Simona, Alma, Martina,  Angela e Alina che nell'atelier di Via Roberto de Nobili 15, alla Garbatella, recuperano e reinventano tessuti in disuso e materiali hitech. Vele di barche, scarti industriali e stoffe riciclate nelle loro mani prendono nuova vita, trasformandosi in capi di tendenza, ma con una storia da “raccontare”. 
Redo è un progetto nato sull'onda delle lotte per il reddito e per la cooperazione solidale. Devoti a San Precario e seguaci di Serpica Naro. Queste le radici, il senso. La moda come ingranaggio collettivo. Ora con le radici arrivano anche le ali. 
Il recupero, l'attenzione alla filiera produttiva e la progettualità di prototipi unici e innovativi sono infatti i punti di forza del collettivo che anima il laboratorio nel cuore della Garbatella.

Seguendo la filosofia della condivisione dei saperi vengono organizzati corsi, workshop, incontri, mostre ed eventi.

Seguite il progetto su FB . La moda giusta per altri mondi, sempre dalla parte giusta

Per contattare Redo scrivete a redo.factory@gmail.com

sabato 26 ottobre 2013

I Malfattori occupano di nuovo. Evviva i Malfattori

 "Associazione di malfattori" - così si intitolava l'articolo del codice penale con cui l'Italia umbertina, alla fine dell'Ottocento, tentava di cancellare ogni attività sovversiva. Ancora oggi - a 150 di distanza - i "malfattori" rendono vivo un luoghi annichiliti dalla crisi e dalla speculazione per costruire un futuro migliore e rendere il presente degno di essere vissuto. E' per questo che sabato 12 ottobre siamo entrati all'interno dello stabile di Ripa di Porta Ticinese 83, applicando uno dei metodi che stanno alla base del nostro operare: l'azione diretta. Fino al giugno del 2013 ci siamo riuniti presso il Circolo dei Malfattori, in via torricelli 19, e andandocene ci siamo voluti portare dietro il nome; per cui abbiamo "battezzato" la nuova occupazione: Circolo anarchico - Ripa dei Malfattori. Circolo anarchico perchè d'ora in poi la vita interna dello spazio sarà regolata da principi antiautoritari sintetizzabili nella vecchia formula, ma a noi ancora cara: "nè servi, nè padroni".

#StragediBologna Lo Stato vuole un miliardo e mezzo da Mambro e Fioravanti

L'Avvocatura di Stato ha chiesto oltre un miliardo di risarcimento per la strage alla stazione di Bologna, ma loro non sono disposti a tirare fuori manco un euro. Perché, sostengono, i termini per chiedere il risarcimento record è scaduto da anni. E perché, particolare non secondario, quei soldi non li hanno e mai li avranno. Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, condannati per l'attentato del 2 agosto 1980, tramite i loro legali e con una lunga memoria difensiva, spiegano perché si oppongono alla richiesta avanzata dallo Stato nella causa civile. Secondo i calcoli fatti dall'avvocatura di Stato, circa 59 milioni sono dovuti come danno patrimoniale, mentre il grosso della cifra, un miliardo, rientra nel danno non patrimoniale.

venerdì 25 ottobre 2013

#Alicè, i writers di Bologna si ribellano: "Basta con la caccia alle streghe"

Durante un passaggio a Bologna, aveva lasciato cinque dei suoi celebri disegni sui muri e su una pensilina della città delle Due Torri, ma nonostante si tratti di una delle più importanti street-artist italiane è stata denunciata per imbrattamento. AliCè, romana di 33 anni, impegnata in questi giorni nel sudest asiatico proprio per le sue 'creazioni', mentre l'istituto italiani di cultura loda le sue doti a Singapore è stata messa nei guai con la giustizia dal reparto sicurezza urbana e antidegrado bolognese. I vigili, dopo un'intervista di AliCe' al Corriere di Bologna nella quale lei stessa faceva riferimento ai disegni fatti in via Centotrecento, via Mascarella, via Zamboni, via del Pratello e in zona Bolognina si sono attivati e dalla 'tag' l'hanno individuata e hanno fatto scattare la denuncia alla Procura. Gli street artists di Bologna però non ci stanno e domani, 26 ottobre alle 15 hanno  chiamato a raccolta i cittadini a piazza Ravegnana per dire "basta alla caccia alle streghe".

George Wright, la vita dell'ultima Pantera Nera in fuga diventa un romanzo

"Sono in pace con me stesso e con la legge", ha detto George Wright quando il suo avvocato gli ha comunicato che gli Stati Uniti, dopo aver esaurito ogni appello nel sistema giudiziario portoghese, avevano chiuso il caso. Non sarà estradato, non trascorrerà i prossimi 22 anni in un carcere americano: la pantera nera George Wright ha vinto! E ora sta pensando di scrivere un libro o fare un film sulla sua vita.  Una vita che sembra davvero un romanzo.
Per quarantun anni George Wright è infatti riuscito a sfuggire alla giustizia americana seminando gli agenti federali in una corsa attraverso tre continenti terminata il 26 settembre 2011 ad Almocageme, un eremo lusitano sull’Oceano Atlantico, tradito da un’impronta digitale.

venerdì 18 ottobre 2013

Tutte le menzogne del boia Priebke

Primo. Erich Priebke mente dicendo che i comandi tedeschi avevano affisso manifesti in cui minacciavano rappresaglie in caso di azioni contro di loro. I manifesti fatti affiggere da Kesselring dopo l'occupazione di Roma dicevano che i colpevoli di azioni antitedesche (quindi: non ostaggi che non c'entravano) sarebbero stati puniti secondo il codice militare germanico. Un manifesto sulle Fosse Ardeatine fu affisso, ma dopo, a strage avvenuta. E dimenticano la fatidica frase finale, «quest'ordine è già stato eseguito». Le persone che dicono di averlo visto prima sono forse tratte in inganno dall'errore di sintassi in cui si dice che 10 italiani per un tedesco «saranno» uccisi. Tutto questo Priebke lo sapeva benissimo, visto che era al comando. Se dice il contrario non è perché si sbaglia ma perché mente.

martedì 15 ottobre 2013

#priebke: un altro epilogo per i funerali del boia

C'era un sacco di gente incazzata ad aspettare il carro funebre che da Roma porta la salma del boia delle Ardeatine al convento dei lefebvriani di Albano. C'era pure un neonazista che voleva provare ad avvicinarsi al suo "capitano", ma vista l'aria che tirava ha preferito mimetizzarsi tra quelli che urlavano "assassino" e a quelli che imprecavano contro il prefetto che aveva autorizzato i funerali nella cittadina dei Castelli. Aveva paura, si vedeva. E stava in silenzio. Non ha detto una parola neanche quando gli hanno dato in mano una pietra e gli hanno fatto il segno di lanciare. Ha stretto quel sasso in mano e lo ha scagliato con tutta la forza che aveva sul vetro di quel macchinone nero che gli stava passando davanti. Dentro di sé si sentiva una merda, ma tant'è. Si è guardato intorno sperando che nessun camerata lo avesse visto. Si è solo tranquillizzato quando ha visto quei pochi fascisti che erano arrivati, ma erano tenuti a debita distanza dal cordone di agenti in tenuta antisommossa.

giovedì 10 ottobre 2013

"Il sangue politico" diventa uno spettacolo: LUNGA VITA AI RIBELLI!

Da oggi e per tre giorni, a Garbatella si festeggeranno i 19 anni di vita de La Strada, il centro sociale di via Passino 28 che dal 1994, con le sue iniziative culturali, sociali, politiche, di lotta è un punto di riferimento importante non solo per il quartiere, ma dell'intera città. La festa inizierà con l' appuntamento di Uncasobasco A Roma e proseguirà con SocialWine, L'Ardente Osteria Popolare, Milonga TangueriaPopular, la Maratona della Resistenza, la Ciclofficina La Strada, PEDIGRÌ, Baracca Sound e tanti altri.
Tra le iniziative di sabato anche la presentazione del libro "Il sangue politico" alla quale seguirà uno spettacolo di musica e recitazione ispirato alla storia dei cinque anarchici uccisi in una strage mascherata da incidente la notte tra il 26 e il 27 settembre 1970 sull'autostrada del Sole all'altezza di Ferentino mentre stavano portando a Roma un dossier di contro-informazione sui moti di Reggio, il deragliamento della Freccia del Sud e il golpe Borghese. Protagonista della performance teatrale sarà l'attrice Carmen Iovine che reciterà il monologo "I ragazzi della Baracca". A seguire i Montelupo che si esibiranno con un concerto di canti anarchici. L'appuntamento è alle ore 21 a piazza Sauli. LUNGA VITA AI RIBELLI!

martedì 8 ottobre 2013

Il partigiano Beppe Fenoglio aveva nascosto le armi nell'armadio

"...Uno di quelli alzò gli occhi e disse con una imprevedibile voce di falsetto: - To', un badogliano. Questi son signori. Guardate, guardate come sono armati ed equipaggiati questi cristi.
- Guarda anche come sono infangato, - gli disse Milton tranquillo.
- Ecco, quella è la carabina americana famosa, - disse un secondo.

E un terzo, con tanta ammirazione che non lasciava più posto all'invidia: - E quella è la Colt. Prendete la foto alla Colt. Non è una pistola, è un cannoncino. E' più grossa della Llama di Hombre. E' vero che spara i medesimi colpi del Thompson?..."

sabato 5 ottobre 2013

Addio Herman Wallace, ora bisogna continuare la tua lotta

Herman Wallace è stato per 40 anni in una cella da solo 23 ore al giorno da innocente. Poi le porte del carcere della Luisiana si sono aperte perché completamente scagionato dall'accusa di omicidio di una guardia della prigione di Angola nel 1972, ma la libertà che ha sempre sognato è durata solo poche ore. Settandue ore, per la precisione: Herman è morto la notte scorsa a causa del tumore al fegato che gli era stato diagnosticato alcuni mesi fa.

venerdì 4 ottobre 2013

Solidarietà ai Notav baschi: 9 anni di carcere per una torta in faccia

Hanno tirato una torta in faccia alla presidente della regione Navarra e ora rischiano fino a 9 anni di carcere. A decidere della sorte dei quattro notav baschi protagonisti del fuori programma andato in scena il 27 ottobre del 2011 e ora accusati di "attentato all'autorità", saranno i giudici del tribunale antiterrorismo di Madrid. La corte si riunirà il 18 novembre prossimo e i compagni di TAV Mugitu! stanno organizzando una serie di manifestazioni di solidarietà per i quattro “tartazzi” sotto processo.