Le Wunderkammer erano le stanze dove, a partire dal Rinascimento, sovrani e signori d’Europa - non contenti di circondarsi di opere d’arte tradizionali - mettevano insieme stupefacenti collezioni di pezzi rari, curiosi ed esotici, naturalia et artificialia. Non c’era, apparentemente, alcun criterio logico. Quell’assemblaggio improbabile di oggetti aveva una sola funzione: quella di stupire gli ospiti.
E oggi? Cosa cercherebbe un collezionista per il suo gabinetto delle meraviglie? E come lo allestirebbe? Le risposte vengono dalla mostra
Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori appena aperta alla
Fondazione Prada di Milano che propone ai visitatori 538 opere d’arte e oggetti provenienti dai musei viennesi Kunsthistorisches e Naturhistorisches.