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«Chiudi
gli occhi. Fai alcuni respiri profondi. Immagina di poter buttare
fuori la tensioni e lo stress dal tuo corpo. Immagina di poter
inspirare l'energia meravigliosa che ti circonda. Lascia che ogni
respiro ti porti sempre più profondamente in uno stupendo stato di
rilassamento».
Non era la prima volta che mi
ritrovavo sdraiata sul lettino del dottor Penna. Almeno una volta a
settimana avevo preso l'abitudine di prendermi quelle due ore tutte
per me: un viaggio spirituale unico e fantastico che aveva già
riportato alla luce ricordi dell'infanzia, emozioni, ma anche vite
precedenti realmente vissute o solo immaginate, che mi avevano fatto
capire tante cose della mia esistenza.
I ricordi portano alla comprensione, e la comprensione spesso porta alla guarigione, sosteneva il dottor Penna. E io da un anno a questa parte stavo decisamente meglio. Avevo cominciato ad accettare il mio carattere, avevo cominciato ad accettare il mio corpo, avevo cominciato ad accettare i miei limiti.