Gina «Lia» e Stellina Vecchio, erano due staffette partigiane. Il pomeriggio del 24 aprile 1944 ricevettero l'incarico di portare gli ordini del Comitato di Liberazione Nazionale agli operai delle fabbriche del nord Milano, per autorizzare l’insurrezione e lo sciopero generale. Quel pomeriggio, mentre si stavano avvicinando a Niguarda, all’altezza dell’Ospedale Maggiore sentirono il rumore di molti spari - racconterà Stellina molti anni dopo - accelerarono le pedalate per paura di arrivare troppo tardi.
giovedì 16 luglio 2015
martedì 14 luglio 2015
Obey finisce ancora in manette. L'accusa: "E' un vandalo"
Detroit considera i suoi murales degli atti vandalici e lui finisce in manette. Shepard Fairey, alias Obey, appena sceso dall'aereo che lo riportava a Los Angeles da un viaggio in Europa è stato arrestato con l'accusa di aver "imbrattato" 14 edifici della capitale dell'industria automobilistica statunitense, due dei quali di proprietà del comune. Accuse che prevedono fino a cinque anni di prigione e una multa di tre volte superiore al danno monetario causato, che in questo caso è compreso tra i mille e i 20 mila dollari.
sabato 13 giugno 2015
Libera di scegliere. Anche di non vedere una figlia data in adozione
Libertà di scelta. Anche quella di non incontrare dopo trentacinque anni la figlia che ha messo al mondo per poi, con la morte nel cuore, darla subito in adozione. Adele, questo il nome di fantasia scelto da Repubblica per raccontare la sua storia, ha detto no a un'assistente sociale che l'ha contattata su mandato del Tribunale dei minori di Roma, per chiedere se voleva vedere la figlia che ha presentato un'istanza per conoscere la genitrice. La ragazza è malata e vorrebbe sapere dalla madre naturale se la sua malattia è di origine genetica. Adele ha accettato di rendere noti i suoi dati sanitari, ma dell'incontro non vuole sentirne parlare.
sabato 6 giugno 2015
Sofia, la "primina" che ha vinto il concorso letterario del liceo
Stamattina neanche voleva andarci a scuola. "L'ultimo giorno non si fa niente, le interrogazioni sono finite, c'è solo la premiazione del concorso…", mi ha detto mentre mi preparavo per andare in redazione. "Fai come ti pare. Ma almeno fa in modo che quando torno a casa la tua stanza sia a posto. Sembra che è stata investita da un uragano", le ho risposto scavalcando mucchi di vestiti sul pavimento che neanche un'istallazione di Pistoletto, sicura che al rientro l'avrei trovata nelle stesse condizioni.
Alla fine, invece, forse sperando di avere notizie dai prof sulla sua bocciatura (tutt'altro che campata in aria), ma soprattutto per non sistemare il suo "covo" ci è andata. E la notizia più bella che avesse potuto darmi è arrivata con una telefonata alle 11, mentre scrivevo un pezzo su Putin.
"Mamma ho vinto! Ho vinto! Ho vinto il primo premio", urlava al cellulare.
Alla fine, invece, forse sperando di avere notizie dai prof sulla sua bocciatura (tutt'altro che campata in aria), ma soprattutto per non sistemare il suo "covo" ci è andata. E la notizia più bella che avesse potuto darmi è arrivata con una telefonata alle 11, mentre scrivevo un pezzo su Putin.
"Mamma ho vinto! Ho vinto! Ho vinto il primo premio", urlava al cellulare.
sabato 18 aprile 2015
Ostensione della Sindone a Torino: sotto il lenzuolo niente
Dal 19 aprile c’è una nuova ostensione della Sindone a Torino. La kermesse clericale all'ombra della Mole culminerà il 21 giugno con la visita di Jorge Bergoglio. Il lenzuolo custodito nel Duomo verrà esposto al pubblico: poco importa che sia un buon manufatto di qualche tessitura medievale, il miracolo, sostengono i preti, è la fede. In fondo costa meno degli psicofarmaci anche se è altrettanto dannosa. A seconda dei tempi e delle latitudini fa l’effetto dell’oppio, sopendo il desiderio di rivolta, oppure quello della cocaina, spronando alla guerra.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)




