mercoledì 30 aprile 2014

I genitori di Garbatella boicottano gli invalsi: "I nostri figli non si valutano con una X"

La prossima settimana, il 6 e 7 maggio, ci saranno i tanto discussi test Invalsi nelle scuole.
Siamo contrari a questi test! e non faremo partecipare i nostri figli a questa forma di valutazione!
Siamo alcuni genitori della scuola elementare di Roma “Cesare Battisti” e partecipiamo alla campagna di boicottaggio dell'Invalsi!
In breve le nostre motivazioni al boicottaggio.
Non ne facciamo una questione di preoccupazione sulla ricaduta “psicologica” che questi test possano avere sui nostri figli ma una questione politica, sociale e non per ultimo culturale.

domenica 27 aprile 2014

La lotta per la sopravvivenza è anche lotta per l’emancipazione

Roma è una città con 250.000 alloggi sfitti.
Roma è una città che vedrà, nel 2014, l’esecuzione di 8.729 sfratti, il 30% dei quali con la partecipazione della polizia.
Roma è una città con oltre 50.000 persone in emergenza abitativa.
Roma è una città dove 20.000 persone, sabato 12 aprile scorso, sono scese in piazza per rivendicare il loro diritto a vivere in una casa. Noi c’eravamo.

sabato 26 aprile 2014

Trovato il floppy di Warhol, aveva già inventato l'arte digitale

 Una lattina di Campbell Soup come non se erano mai viste, una Venere del Botticelli «pixelata» e con tre occhi, la banana dell'album dell'esordio di Velvet Underground, un autoritratto realizzato manipolando una fotografia. Grazie a un paziente lavoro di archeologia digitale 12 Andy Warhol inediti sono riemersi da un obsoleto floppy disk vecchio quasi 30 anni. Scarabocchi e manipolazioni di fotografie erano state realizzate dal padre della pop art nel 1985, due anni prima di morire, per far pubblicità all'Amiga 1000, un modello di computer Commodore nuovo di zecca e famoso all'epoca per le sue capacità grafiche. Sono state scoperte grazie al lavoro di un team di esperti di nuove tecnologie, guidato dall'artista americano di new media Cory Arcangel, in collaborazione con l'Andy Warhol Museum di Pittsburgh.




26 aprile 1937, Guernica. «È lei che ha fatto questo orrore?» «No, è opera vostra»

Il 26 aprile 1937 i nazisti bombardarono la città basca Guernica per aiutare Francisco Franco a rovesciare il governo legittimo della Repubblica Spagnola. Picasso volle immortalare quel drammatico attacco aereo che rase al suolo la città con un'opera denuncia che venne esposta nel padiglione spagnolo durante l'Esposizione mondiale di Parigi del 1937. Una denuncia non solo di quanto aveva fatto la Legione Condor (corpo volontario composto da elementi della tedesca Luftwaffe) aiutata dall'Aviazione Legionaria Fascista d'Italia, ma dei crimini dei regimi totalitari tutti. Nell'opera non ci sono infatti elementi che richiamino al luogo o al tempo dell'accaduto e niente indica che si tratti di un bombardamento, ad eccezione di quello che a destra può sembrare un palazzo in fiamme. È, piuttosto, una protesta contro la violenza, la distruzione, la guerra in generale.

venerdì 25 aprile 2014

I partigiani di oggi sono Notav

L'articolo è pubblicato sul numero 14 di Umanità Nova.
Compratela, leggetela, diffondetela, attaccatela sui muri

Il processo a quattro No Tav rinviati a giudizio per "attentato con finalità di terrorismo" per un sabotaggio al cantiere/fortino di Chiomonte avrebbe dovuto cominciare il 14 maggio, ad un anno esatto dall'azione in Clarea di cui sono accusati. Una scelta di forte rilievo simbolico: lo Stato mette in scena una rappresentazione in grande stile, per far mostra della propria invincibile potenza. Davide può giocare Golia una sola volta. Quando il gigante si rialza la sua vendetta deve essere terribile, esagerata, fuori dal normale. In ballo non c'è solo la punizione per chi viene accusato di aver praticato l'azione diretta contro un cantiere imposto con la violenza ad un'intera popolazione: occorre che l'accusa di terrorismo e una condanna "esemplare", ricaccino in casa le migliaia di persone contrarie alla realizzazione della Torino Lyon. Per ottenere lo scopo stanno mettendo in pista una macchina schiacciasassi che procede senza badare a chi si trova sul cammino.

Festa della Liberazione dal nazifascismo, Celestini rimette il 25 aprile al suo posto


martedì 22 aprile 2014

#AssembleaAssemblea L'arte contemporanea è una truffa?

Stefania Di Lino, una brava poetessa e una compagna indispensabile, donna estremamente intelligente e di grande cuore, ha aperto su fb una discussione sull'arte contemporanea estremamente interessante.
Tutto è nato da un articolo comparso su LoboDiLattice (Arte, filosofia e cultura contemporanea) in cui l'autore, Alessandro Girola sostiene che l'arte contemporanea è una truffa.

martedì 15 aprile 2014

#12aprile Gli anarchici: quei k-way azzurri non vogliamo vederli più

Questo è il report degli anarchici in piazza il 12 aprile a Roma. Il pezzo è pubblicato sul numero 13 di Umanità Nova.
Compratela, leggetela, diffondetela, attaccatela sui muri

Più di 20mila persone, con una composizione prevalentemente romana fra cui moltissimi migranti e giovani. Percorso militarizzato come ormai di consueto, con un dispositivo pesante. Lo Striscione: "Ribaltiamo il governo Renzi, Cancelliamo il decreto Lupi e Jobs Act" campeggia nel corteo. Ancora si legge “Il nostro piano casa, occupiamo tutto”. Sui muri manifestini che dicono “Potete chiamarci Neet, ma rimaniamo precari incazzati” (acronimo inglese che indica chi non studia, non lavora e non fa formazione, e aggiungiamo se fa sport, non è d'elite, ma nelle palestre popolari, non guarda la tv, sta nelle strade e nelle curve, nei centri sociali, non crede nelle rapporti fissi, ma cerca comunque l'amore). 

domenica 13 aprile 2014

Fuori la chiesa dalle mutande #MoltoPiùDi194

Si è rotto il preservativo e Sara è costretta a correre all'ospedale per chiedere che le venga prescritta la pillola del giorno dopo.
Impresa praticamente impossibile: l'80% dei medici in servizio nelle strutture della Lombardia sono obiettori.
Lei, però è fortunata. Dopo tanto peregrinare da una struttura all'altra riesce a trovare un dottore che le compila la ricetta con la quale acquistare la medicina.
Ma è ancora troppo presto per cantare vittoria. Quando si presenta in farmacia, e ne gira parecchie, non vogliono venderle il farmaco: anche dietro al bancone ci sono uomini in camice bianco che obbiettiano.
Tempo scaduto.

venerdì 11 aprile 2014

Andare dal parrucchiere ti fa bella, solidale e resistente #ricciocapriccio

Alessandra Pucci è una forza della natura. Accogliente, solare, impegnata. Entrare nella sua "bottega" a San Giovanni è un'esperienza che lascia il segno. In tutti i sensi.
Bravissima e innovativa hair stylist ha fatto di Riccio Capriccio un posto dove oltre a diventare belle ci si arricchisce parlando di arte, di libri, di cultura, ma anche e soprattutto si fa e si riceve solidarietà. Ovviamente insieme a Franco e alla banda di parrucchieri, estetiste e professioniste del colore (Cinzia, Barbara, Ivan, Susie) che ogni giorno coccolano i clienti a suon di musica a tutto volume con consigli, dritte e un pezzo di cuore.
E' lei, infatti, che con Franco si è inventata "Un taglio solidale": un progetto sociale libero, democratico, aperto e apartitico che, come un atto di solidarietà e resistenza, mette in rete imprese che si occupano di bellezza, salute, benessere, arte interessate ad aiutare le donne a combattere e superare la crisi attuale della società.

giovedì 3 aprile 2014

#strettamentepersonale: i miei compagni di viaggio sul metrò

Premessa: quando vivevo a Roma non ho mai preso la metropolitana. Che piovesse, grandinasse o nevicasse, di giorno o di notte, mi sono sempre spostata sulla mia Vespa 50. Adesso che sono a Milano e il motorino sta a Garbatella mi sposto, a parte qualche rara eccezione in bici, sempre e solo con i mezzi pubblici.
Stamattina mi è successa una cosa strana: mi sono sorpresa a guardarmi attorno alla ricerca dei soliti compagni di viaggio, quelli che come me, alle 7, prendono il metrò per andare al lavoro, a scuola, o magari per andare a casa dai figli dove fanno da baby sitter ai nipoti.  Mi sono accorta che ritrovarli seduti nei vagoni della linea gialla o sul tram numero 9 mi rassicura come può essere rassicurante un volto conosciuto in una città non mia.