L'articolo è pubblicato sul numero 14 di Umanità Nova.
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Il processo a quattro No Tav rinviati a giudizio per "attentato con finalità di terrorismo" per un sabotaggio al cantiere/fortino di Chiomonte avrebbe dovuto cominciare il 14 maggio, ad un anno esatto dall'azione in Clarea di cui sono accusati. Una scelta di forte rilievo simbolico: lo Stato mette in scena una rappresentazione in grande stile, per far mostra della propria invincibile potenza. Davide può giocare Golia una sola volta. Quando il gigante si rialza la sua vendetta deve essere terribile, esagerata, fuori dal normale. In ballo non c'è solo la punizione per chi viene accusato di aver praticato l'azione diretta contro un cantiere imposto con la violenza ad un'intera popolazione: occorre che l'accusa di terrorismo e una condanna "esemplare", ricaccino in casa le migliaia di persone contrarie alla realizzazione della Torino Lyon. Per ottenere lo scopo stanno mettendo in pista una macchina schiacciasassi che procede senza badare a chi si trova sul cammino.
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venerdì 25 aprile 2014
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