Mark Bradford & me |
Bradford, nato a Los Angeles nel 1961, è stato scelto quest’anno per rappresentare l’arte contemporanea del suo Paese nella 57esima edizione dell'Esposizione internazionale d'arte prima della vittoria del magnate newyorkese nel voto dell’8 novembre. «È stato come se ci mancasse la terra sotto i piedi», racconta dinanzi alla bandiera del suo Paese. Inevitabile non parlare di questo «scossone» nel suo lavoro di artista, anche se ammette che «bisogna accettare l’instabilità: è una tale novità che un artista deve accettare questa specie di crollo, questa sorpresa. E dunque, a suo giudizio, l’artista «non deve rimanere in periferia» rispetto alla nuova amministrazione. «Credo che gli artisti e le persone progressiste debbano fare più di quello che fanno».