Può esistere un periodo di
creatività straordinaria mentre la nazione corre verso la catastrofe
di una guerra mondiale? Assolutamente sì. Nel Ventennio le arti
decorative sono state infatti l'unico ambito in cui è sopravvissuto un autentico
e reale libero arbitrio e lo dimostra l'innovativa, eccentrica, spiazzante
produzione tra le due guerre ben documentata dalla mostra "Dal liberty al
design italiano" in corso fino al 17 gennaio al Palazzo delle Esposizioni
di Roma. "Le arti decorative", spiega Guy Cogeval, il presidente del
museo d'Orsay, nel catalogo edito da Skira, "dai mobili eccentrici di
Carlo Bugatti, alle invenzioni dei Futuristi, fino alle inaspettate sedie rosse
di Marcello Piacentini, ci parlano di una creatività gioiosa, di una capacità
inventiva senza limiti, ma soprattutto definiscono un carattere italiano che
ancora oggi contraddistingue il design, la moda, l'arte".
venerdì 11 dicembre 2015
giovedì 10 dicembre 2015
Milano come Amsterdam: è una città d'acqua
Il nome, lo stemma visconteo originario, la conformazione concentrica e molti scorci della città nei quali spesso ci si imbatte per caso: tutto a Milano parla di acqua, nonostante non ci siano laghi né tantomeno il mare. Il capoluogo lombardo è infatti ricco di corsi, fiumi e navigli che scorrono nelle viscere e di cui ci si ricorda solo quando esondano, come il Seveso o il Lambro; è pieno di sorgenti che nei secoli hanno dato vita a terme e piscine; di fontane e “fonti miracolose” trasformate in battisteri.
martedì 8 dicembre 2015
Così abbiamo armato lo Stato islamico
«Come abbiamo armato lo Stato islamico». In un nuovo rapporto Amnesty
International denuncia come «decenni di forniture mal regolamentate di
armi all’Iraq e gli scarsi controlli sul terreno» abbiano messo a
disposizione dell’Is un «ampio e mortale arsenale», usato per compiere
crimini di guerra, e violazioni del diritto internazionale umanitario e
crimini contro l’umanità su scala massiccia nello stesso Iraq e in
Siria. Basandosi sull’analisi da parte di esperti di migliaia di
video e immagini di cui è stata verificata l’autenticità, il rapporto di
Amnesty International - intitolato «Fare scorta: come abbiamo armato lo Stato islamico» - spiega come il gruppo armato stia usando oltre 100
diversi tipi di armi e munizioni, in larga parte prelevate dai depositi
militari iracheni, concepite e prodotte in almeno 25 Paesi, compresi
Russia, Cina, Usa e alcuni Stati dell’Unione Europea.
lunedì 7 dicembre 2015
Quei fiamminghi impossibili che illuminarono il barocco
Il signor Otto Fassbender, con i suoi originalissimi occhiali e il fotometro in mano, a poche ore dalla preview per la stampa ancora studiava l’illuminazione perfetta per la tavola di Peter Van Der Croos Estuario con navi olandesi e vento forte al largo di un molo, dando indicazione agli allestitori su come posizionare il faretto per metterla in risalto. Il tutto sotto gli occhi vigili e innamorati della moglie, la signora Renate, arrivata ad Aosta con la figlia e i nipoti proprio per la mostra: la prima in assoluto in Europa e nel mondo della loro collezione. I coniugi Fassebender sono infatti i proprietari di 98 delle 114 opere che compongono l’esposizione Golden Age che ha aperto il 5 dicembre scorso al pubblico presso il Forte di Bard.
giovedì 3 dicembre 2015
#BarriKate, riflessioni a margine di un orgasmo
BarriKate mi ha mandato questa riflessione a margine di un orgasmo.
Nel momento dell'orgasmo ognuno incontra il vero sé. La parte razionale cede il suo dominio alla parte più profonda di noi, mostrandoci ciò che siamo.
Possiamo ignorarlo, l'ho fatto per anni. Possiamo fingere di non vederlo. A volte possiamo provare a trattenerlo per poi dimenticare il suo volto fino al prossimo incontro. Ma il nostro "sè" rimane lì.
Nel momento dell'orgasmo ognuno incontra il vero sé. La parte razionale cede il suo dominio alla parte più profonda di noi, mostrandoci ciò che siamo.
Possiamo ignorarlo, l'ho fatto per anni. Possiamo fingere di non vederlo. A volte possiamo provare a trattenerlo per poi dimenticare il suo volto fino al prossimo incontro. Ma il nostro "sè" rimane lì.
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