Nel momento dell'orgasmo ognuno incontra il vero sé. La parte razionale cede il suo dominio alla parte più profonda di noi, mostrandoci ciò che siamo.
Possiamo ignorarlo, l'ho fatto per anni. Possiamo fingere di non vederlo. A volte possiamo provare a trattenerlo per poi dimenticare il suo volto fino al prossimo incontro. Ma il nostro "sè" rimane lì.
Nel momento del massimo piacere entriamo in contatto con il nostro più intimo godimento e lì scopriamo cosa ci piace, cosa appaga il nostro io.
Quando la timidezza diventa sfrontatezza, quando il dolore diventa piacere, scopriamo cosa veramente siamo e cosa realmente vogliamo.
Il vero sè vince sullo sforzo che facciamo per trattenerlo e non mostrarlo al mondo esterno. Vince nonostante tentiamo di camuffarlo e contraffarlo.
Nel momento del piacere godiamo mostrandoci all'altro ma anche godendo della vista di noi stessi. E quello che appare sono sfaccettature del bene e del male, del bello e del brutto. Quello che veramente siamo.
L'orgasmo di fatto è un viatico per la perdita di percezione dei limiti corporei: lo stato di fusione assoluta dovuto all'energia divina che riposa silente nell'uomo, assolutamente non è paragonabile a niente altro.
Barri Kate
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