Ode a te
o fiero condottiero
delle parole al vento
sferzanti portatrici
di odio e di rancore
frutto del seme
dell'idiozia materna
che tanta e tale arte
profuse nel crear
tale rispetto
che il figlio suo
riversa sulle donne
Tu
chino
servitore della patria
che in nome del progresso
gioisci nel vedere violentare
il corpo della amate mie sorelle
rapite dagli sgherri del potere
Tu
inutile ammasso
di neuroni
sparati a caso nel vuoto
di un teschio deformato
che gode nel sentire massacrati
e imprigionati
gli amati miei fratelli
Tu
codardo detentore del potere
che sbraiti e grugnisci
avvelenando l'aria che respiri
protetto dalle mura che il padrone
ha costruito intorno al suo servame
Tu
cenere immonda
che anche madre terra
espellerebbe
nel ripudiare il frutto nato storto
dal seme andato a male
di tuo padre
io voglio che
tu sappia
che il nulla non verrà mai ricordato
e presto
nell'aria della valle
lo stanco squittire dell'orrido rumore
che la tua bocca espelle
presto sommerso sarà dalle risate
che ieri come oggi ha sempre seppellito
l'ignavia e l'arroganza del potere.
Barri Kate
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