Il
Po a metà strada tra mappa e diorama, che serpeggia come se fosse vivo. Quasi
un dragone, un animale mitologico che corre nel tempo e sale nel cielo a
proteggere l' uomo. Così ce lo racconta il giapponese Sohei Nishino, conosciuto
nel mondo per le sue Diorama map, che ha vinto (ex-aequo con Sara Cwynar) con
il suo reportage sul fiume italiano la quinta edizione del premio MAST
Foundation For Photography Grant on Industry and Work, organizzato dalla
Fondazione MAST di Bologna.
Sohei
Nishino per questo progetto ha viaggiato per 45 giorni lungo il corso del fiume
dalla sorgente sul Monviso al Delta sull' Adriatico. Sul fiume ha incontrato
gente e paesaggi molto vari: persone che vivono in barca, pescatori
professionisti e dilettanti, un anziano ottantenne che in dieci anni ha
costruito un enorme edificio abusivo su tronchi galleggianti, bambini che si
divertono in strutture trasformate in spazi di gioco, una coppia che gestisce
una risaia a conduzione familiare, una signora che gli fatto visitare un ex
fabbrica di zucchero, boscaioli, contadini. Nishino ha scelto di confondersi
tra le persone per prestare orecchio alle loro voci e scattare delle
fotografie. Anche ai pesci siluro che si sono moltiplicati in maniera
esponenziale divorando i pesci più piccoli e distruggendo l' ecosistema; anche
all'inquinamento, alle rive piene di immondizia e siringhe. Ma il suo occhio è
rimasto incantato dai pioppi che perdono i loro fiori simili a fiocchi di neve;
dagli scorci e dalle tracce del tempo, dalla ricchezza di queste terre.Tutto immortalato da centinaia di fotografie che poi ha stampato, combinato insieme e disposto manualmente in grandi tableaux con un lavoro di grande impegno e pazienza: un procedimento di ricostruzione del viaggio in cui ha impresso con le mani e il corpo tutte le sue energie. Unendo micro e macro prospettiva ha ricavato un'immagine che da lontano sembra quasi astratta e da vicino compone una rappresentazione vivacissima e poetica del fiume, inteso come condizione fondamentale per l' esistenza. Il reportage di Nishino è esposto fino al 1° maggio nella sede del Mast di Bologna insieme ai lavori dei quattro finalisti del concorso che, spiega Urs Stahel (curatore della mostra) «sono risultati tutti significativi e coerenti con il bando». Il consiglio: osservate con attenzione il lavoro di Nishino, dapprima nella sua interezza, poi nei meravigliosi dettagli.
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