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sabato 2 giugno 2018

Adelita Husni-Bey, l'educazione libertaria diventa arte

Adelita Husni-Bey (Milano, 1985) è un’artista e un’esperta di pedagogia interessata a tematiche che spaziano dall’anarco-collettivismo al teatro, dalla giurisprudenza agli studi  sullo sviluppo urbano che ha lavorato in svariati contesti con attivisti politici, architetti, giuristi, scolari, poeti, attori, urbanisti, fisioterapisti, atleti, insegnanti e studenti, concentrandosi sulla decostruzione della complessità del concetto di collettività. Ha rappresentato l'Italia alla Biennale d'Arte di Venezia del 2017 e venerdì (8 giugno 2018) inaugura una interessante retrospettiva sulla sua eterogenea produzione alla Galleria Civica di Modena, nella sede della Palazzina dei Giardini. "Adunanza", a cura di Diana Baldon e Serena Goldoni, propone infatti gli ultimi dieci anni di lavoro tra video, installazioni, opere pittoriche, serie fotografiche,  disegni e lavori su carta.

martedì 15 marzo 2016

Se l'educazione a scuola ha bisogno di badge e chiavistelli

La parola «educare» proviene dal latino «ex ducere» e significa «condurre fuori», ovvero aiutare qualcuno a dare il meglio di sé, a esprimere compiutamente se stesso. Per farlo, ovviamente, bisogna essere capaci: bisogna essere bravi educatori. La scuola pubblica italiana, purtroppo in caduta libera, sta dimostrando ancora una volta che di non essere in grado di educare i nostri ragazzi. Due notizie apparse in questi giorni sulla stampa lo confermano. A Milano, lo storico liceo il Parini ha detto “addio” all’appello all’inizio delle lezioni in favore del badge che gli studenti devono “strisciare” all’ingresso. Una macchina, insomma, controllerà presenze, ritardi e movimenti degli studenti che senza, d’ora in poi, non potranno più entrare a scuola.