«Sono in arrivo tempi duri, e avremo bisogno delle voci di scrittori capaci di vedere alternative al modo in cui viviamo ora, capaci di vedere, al di là di una società stretta dalla paura e dall'ossessione tecnologica, altri modi di essere, e immaginare persino nuove basi per la speranza. Abbiamo bisogno di scrittori che si ricordino la libertà. Poeti, visionari, realisti di una realtà più grande». Era il 2014 e a rileggerle ora queste parole - pronunciate subito dopo aver ricevuto la prestigiosa "Medal for Distinguished Contribution to American Letters" assegnata dalla National Book Foundation - suonano come il testamento morale di una delle più grandi scrittrici di tutti i tempi. Ursula Kroeber Le Guin è morta lunedì nella sua casa di Portland (Usa), all'età di 88 anni e se, come dicono, quando muore qualcuno di speciale il mondo è più povero, con la sua scomparsa il mondo sarà realmente orfano di una voce libera e forte.
Conosciuta per romanzi come La mano sinistra delle tenebre (1969) che racconta di un pianeta in cui gli abitanti non sono né maschi né femmine, ma assumono caratteristiche di entrambi i sessi nei periodi riproduttivi, Ursula K. Le Guin aveva applicato alla fantascienza e al fantasy le sue convinzioni femministe, anarchiche e radicali.
Così spiega il suo libro I reietti dell'altro pianeta (1974) che potete scaricare gratis qui, noto anche come Quelli di Annares: «Narra di un piccolo mondo di persone che si sono date il nome di "odoniani". Questo nome deriva dalla fondatrice della loro comunità, Odo (...). L'odonianismo è anarchia. Non quella roba tipo bomba in tasca, che invece - con qualunque nome cerchi di darsi lustro - è terrorismo puro e semplice; non il libertarismo socio-darwinista dell'estrema destra; ma l'anarchia prefigurata dal taoismo delle origini ed esposta da Shelley e Kropotkin, da Goldman e Goodman. Il principale bersaglio dell'anarchia è lo Stato autoritario, capitalista o socialista che sia; la sua principale componente morale-pratica è la collaborazione (solidarietà, aiuto reciproco). Di tutte le teorie politiche è la più idealistica e per me la più interessante. Inserirla in un romanzo, cosa che prima non era mai stata fatta, fu per me un lavoro duro e lungo e mi assorbì completamente per vari mesi. Quando lo terminai mi sentii perduta, esiliata: una persona senza più patria».
Nata in California, figlia di un antropologo, Alfred Louis Kroeber, e di una romanziera, Theodora Kracaw, era cresciuta nel miglior ambiente possibile per diventare scrittrice. E infatti aveva cominciato a mettere nero su bianco i suoi pensieri prestissimo. A undici anni aveva spedito il primo racconto ad Astounding, per vederselo però rifiutare. Solo negli anni Sessanta cominciò a pubblicare regolarmente, prima con storie del ciclo di Orsinia, poi con i primi racconti del ciclo di Hain al quale appartengono tutti i suoi capolavori.
La profondità e l'attualità dei suoi temi che spaziano dal femminismo al pacifismo (le sue storie raccontano più di scontri culturali che di grandi battaglie tra civiltà diverse, e si risolvono solitamente con la mediazione invece che con la lotta), dal socialismo all'anarchismo, con protagonisti eroi, che anche quando erano uomini lontani dai canoni machisti della letteratura di genere, hanno reso i suoi romanzi noti e apprezzati ben oltre i tradizionali confini della fantascienza. Quasi tutte le sue opere (ha pubblicato una ventina di romanzi, una dozzina di raccolte di poesie, oltre un centinaio di racconti, saggi, sceneggiature, testi per canzoni e fiabe per bambini) sono infatti diventate dei bestseller internazionali, tradotte in più di 16 lingue e sempre ripubblicate nel corso degli anni. Dal terzo e quarto libro della fortunata serie di Earthsea (1968-2001) è stato tratto, nel 2006, anche il film di animazione Il racconto di Terramare diretto da Goro Miyazaki, figlio del maestro giapponese Hayao Miyazaki. Il mondo è davvero più povero senza Ursula K. Le Guin.
Nessun commento:
Posta un commento