Milano, Palazzo della Ragione. Davanti a me c' è il maestro William Klein. Non
ci penso un attimo: tiro fuori il cellulare e lo fotografo. Lui di tutta
risposta prende la macchinetta che porta appesa al collo e a sua volta
mi scatta una foto. Interessato al gesto, attore e spettatore, il
rivoluzionario Klein a ottantotto anni suonati non smette di
sorprendersi e provocare. Curioso delle persone, audace, pronto a essere
frainteso fa quello che ha fatto per una vita: scatta foto a me, ai
giornalisti, ai fotoreporter e alla maggior parte degli invitati alla
preview della mostra Il mondo a modo suo che celebra il suo ritorno
nella città che sessant' anni fa accolse la sua prima esposizione. Il
ribelle, anticonformista, antiperbenista che volle, fortissimamente
volle infrangere le regole assiomatiche della fotografia, (come lo
definisce il direttore di Palazzo della Ragione Domenico Piraina),
arrivò a Milano nel 1952 invitato da Giorgio Streheler per una mostra al
Piccolo Teatro.
sabato 23 luglio 2016
mercoledì 20 luglio 2016
Nessuna deroga sull'anonimato delle donne denuncianti
Le chiacchiere stanno a zero, servono i fatti. Le donne subiscono maltrattamenti ogni giorno tra le quattro mura domestiche, eppure se ne parla - a volte anche in maniera morbosa - solo quando i riflettori della cronaca nera illuminano i casi dove non c’è più niente da fare. Viene invocata tolleranza zero nei confronti degli stalker, ci sono appelli mediatici dalle più alte cariche istituzionali affinché le donne denuncino, si facciano aiutare ad allontanare il maltrattante, ma poi quando c’è da fare qualcosa di concreto l’emergenza sembra lontana, un intervento appare rimandabile. Le beghe burocratiche prendono il sopravvento e l’urgenza di aiutare le vittime viene derubricata a una delle tante voci nei bilanci degli enti locali. Tra tagli di risorse e finanziamenti mai arrivati la crisi viene scaricata ancora sulla pelle delle donne, di quelle che hanno trovato il coraggio di condividere con persone competenti il loro dramma, che sono state supportate nella difficile decisione di allontanarsi da casa e dal pericolo di un marito o ex compagno violento, che hanno scelto di vivere.
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