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sabato 23 luglio 2016

Ho incontrato Klein: sfacciato, provocatore, tagliente

Milano, Palazzo della Ragione. Davanti a me c' è il maestro William Klein. Non ci penso un attimo: tiro fuori il cellulare e lo fotografo. Lui di tutta risposta prende la macchinetta che porta appesa al collo e a sua volta mi scatta una foto. Interessato al gesto, attore e spettatore, il rivoluzionario Klein a ottantotto anni suonati non smette di sorprendersi e provocare. Curioso delle persone, audace, pronto a essere frainteso fa quello che ha fatto per una vita: scatta foto a me, ai giornalisti, ai fotoreporter e alla maggior parte degli invitati alla preview della mostra Il mondo a modo suo che celebra il suo ritorno nella città che sessant' anni fa accolse la sua prima esposizione. Il ribelle, anticonformista, antiperbenista che volle, fortissimamente volle infrangere le regole assiomatiche della fotografia, (come lo definisce il direttore di Palazzo della Ragione Domenico Piraina), arrivò a Milano nel 1952 invitato da Giorgio Streheler per una mostra al Piccolo Teatro.