Milano, Palazzo della Ragione. Davanti a me c' è il maestro William Klein. Non
ci penso un attimo: tiro fuori il cellulare e lo fotografo. Lui di tutta
risposta prende la macchinetta che porta appesa al collo e a sua volta
mi scatta una foto. Interessato al gesto, attore e spettatore, il
rivoluzionario Klein a ottantotto anni suonati non smette di
sorprendersi e provocare. Curioso delle persone, audace, pronto a essere
frainteso fa quello che ha fatto per una vita: scatta foto a me, ai
giornalisti, ai fotoreporter e alla maggior parte degli invitati alla
preview della mostra Il mondo a modo suo che celebra il suo ritorno
nella città che sessant' anni fa accolse la sua prima esposizione. Il
ribelle, anticonformista, antiperbenista che volle, fortissimamente
volle infrangere le regole assiomatiche della fotografia, (come lo
definisce il direttore di Palazzo della Ragione Domenico Piraina),
arrivò a Milano nel 1952 invitato da Giorgio Streheler per una mostra al
Piccolo Teatro.
