martedì 24 maggio 2022

Zedz regala a Corvetto un nuovo murales ispirato a Mondrian. Il botta e risposta con un anziano del quartiere

 Corvetto è un ex quartiere operaio nella periferia sud di Milano. Multietnico, ricco di contrasti, tra problemi oggettivi e desiderio di riscatto è in continua evoluzione. L’ultima testimonianza è il nuovissimo murale d’autore che campeggia su Piazza Angilberto II, appena riqualificata. L’ha realizzato l’artista olandese Zedz che oltre a essere noto per aver appreso e reinventato la lezione di Mondrian, è anche riconosciuto come uno tra i più importanti street artist internazionali

 

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domenica 22 maggio 2022

Meet, nel viaggio distopico di Fabio Giampietro l'unica regola è non tornare come sei partito

 Fabio Giampietro è tra i pionieri della rivoluzione NFT e tra i principali esponenti della scena artistica digitale italiana e internazionale. Attivo nel panorama artistico da più di 20 anni, il suo lavoro esplora le possibilità creative che emergono dall’intersezione tra arte e tecnologia. Per questa nuova puntata di ART’è, lo ho incontrato al MEET Digital Culture Center di Milano - il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale - dove ha presentato The Lift. Si tratta di un progetto dall’alto contenuto tecnologico, nel quale Fabio Giampietro coinvolge il pubblico rendendolo complice del racconto. 


 

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domenica 15 maggio 2022

Ettore Sottsass, i suoi editoriali per Domus: foto dal finestrino. La mostra in Triennale

Per questa puntata di ART'è ho visitato in Triennale a Milano la mostra Ettore Sottsass. Foto dal finestrino.  Ideata in collaborazione con Studio Sottsass su progetto di allestimento di Christoph Radl, riunisce 26 scatti fotografici associati ad altrettanti brevi testi che Ettore Sottsass aveva realizzato tra il 2004 e il 2006 e pubblicato su “Domus” all’interno della rubrica “Foto dal finestrino” – ideata da Stefano Boeri, all’epoca direttore della rivista. 


 

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sabato 14 maggio 2022

Surrealismo e magia, la rivoluzione estetica e politica delle artiste. La mostra al Peggy Guggenheim

Per questa nuova puntata di ART’è, ho visitato la grande mostra che la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dedica interamente all’interesse dei surrealisti per la magia, l’alchimia e l’occulto. Surrealismo e magia. La modernità incantata documenta visivamente le scelte di un gruppo di artisti che si trovarono ad affrontare un periodo storico molto simile a quello che stiamo vivendo oggi. Come spiega la curatrice Gražina Subelytė, i surrealisti segnati dagli orrori della prima e seconda guerra mondiale, rifiutano la razionalità, scegliendo di perseguire strade alternative: i sogni, l’irrazionale, l’inconscio, ma anche la magia, la mitologia, l’alchimia e l'occulto. 


 

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martedì 10 maggio 2022

Le bandiere di Ivan Grubanov per riflettere sull'idea di nazione e la sua degenerazione

In questa nuova puntata di ART’è, ho visitato la prima personale in Italia di Ivan Grubanov (Belgrado, 1976), che ha rappresentato la Serbia alla Biennale d’Arte di Venezia nel 2015. Sono tutte opere nuove che fanno riflettere sull’idea di nazione in un momento in cui le ripercussioni di questa stessa definizione hanno dato inizio a una nuova guerra in Europa. Sono esposte alla galleria Ipercubo di Milano nella prima personale in Italia dell'artista serbo: sono bandiere calpestaste, trasformate, ma pur sempre bandiere nazionali grondanti del sangue delle vittime innocenti di ieri e di oggi.  

 

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sabato 7 maggio 2022

“Quando la paura mangia l'anima”: così Artur Żmijewski dà forma alle emozioni estreme

 

Nicoletta Orlandi Posti, in questa nuova puntata di ART'è, visita al Pac di Milano la mostra “Quando la paura mangia l'anima ” la prima personale in Italia di Artur Żmijewski, considerata una delle figure più radicali e importanti della scena artistica polacca. Nel 2005 Artur Żmijewski ha rappresentato la Polonia alla 51a Biennale di Venezia e tra le sue partecipazioni a ed eventi internazionali si ricordano documenta 12 (2007), Manifesta 4 (2002) e documenta 14 (2017). Nel 2012 è stato curatore della 7a Biennale di Berlino. La mostra, a cura di Diego Sileo, presenta una selezione di lavori storici e recenti, incluse tre nuove opere pensate appositamente per questo progetto milanese e prodotte dal PAC, come il nuovo film ispirato al cinema scientifico del neurologo Vincenzo Neri e la serie fotografica Refugees/Cardboards , un lungo murale fotografico in bianco e nero dal quale emergono figure umane che hanno l'aspetto di profughi, uomini e donne circondati dall'oscurità e dalla desolazione. Il riferimento è ai tanti rifugiati al confine polacco-bielorusso durante l'estate e l'autunno del 2021, ma che oggi inevitabilmente sono l'immagine anche delle attuali oppressioni belliche in Ucraina .

 


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La sua opera riflette la tendenza per i problemi socio-politici della nostra contemporaneità e attraverso di essa l'artista esamina frequentemente i meccanismi del potere e dell'ordine dell'oppressione all'interno dell'inclinazione sociale mentre esiste espone l' istin tiva umana al male . I lavorino la relazione tra le emozioni e le loro espressioni fisiche , si indaga dell'interruzione del corpo umano e del funzionamento complessivi cognitivi in ​​come la malattia o la disabilità , analizzando anche i suoi meccanismi della memoria e del trauma collettivo .

giovedì 5 maggio 2022

L'arte come militanza, da Ambrogio Lorenzetti ai giorni nostri


Ci sono artiste e artisti che “si interrogano sulle emergenze del nostro tempo. Aprono piste sulla superficie della cronaca. Si impegnano in atti concreti, coraggiosi, visionari. Per immaginare un altro presente”. Artivisti, li chiama Vincenzo Trione nel suo libro nel libro “Artivismo. Arte, politica, impegno” (Einaudi, pag. 220). Da questo saggio prende il titolo del mio blog che vuol dar conto dell’arte come forma di militanza. Del resto, nei tempi oscuri che stiamo vivendo l'arte non può che essere politica e qui troveranno spazio le artiste e gli artisti che con le loro opere mandano un messaggio, costringono a guardare la realtà con occhi diversi, oppure te la sbattono in faccia in tutta la sua brutalità, violenza, orrore. Mi interessa chi mischia i piani della percezione per svelare qualcosa che è sempre stato sotto gli occhi ma che non è mai stato visto dando valore al “più immondo degli escrementi”.

mercoledì 4 maggio 2022

Anish Kapoor: “Venite a vedere le mie opere pronti a tutto. L'arte farà il suo lavoro”. L'intervista

Varcare la soglia delle Gallerie dell'Accademia di Venezia con il cuore e gli occhi pieni delle immagini che arrivano dall'Ucraina trasforma radicalmente la visita all'attesissima retrospettiva dedicata ad Anish Kapoor. Le sue opere non hanno alcun legame ideologico con l'invasione delle truppe russe, né con le vittime della follia della guerra, eppure non si può che essere risucchiati dall'orrore che stanno vivendo migliaia di innocenti dall'inizio dei bombardamenti.  La mostra, curata dal direttore del Rijkmuseum Taco Dibbits, non c'entra nulla con il conflitto in corso nel cuore dell'Europa: sono esposti i capolavori realizzati dall'artista - tra i più influenti del nostro tempo - a partire dagli anni Ottanta a documentare "l’intera gamma visionaria della pratica di Kapoor" che ha sperimentato i limiti e la materialità del mondo visibile attraverso opere che trascendono la loro oggettività e sollecitano lo spettatore a interagire emotivamente.

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martedì 3 maggio 2022

Nel sofisticato mondo di Helen Downie, dove l'auto-accettazione è una sfida sociale

In questa nuova puntata di ART’è vi racconto del sofisticato mondo di Helen Downie dove a essere crocifissa è una donna, dove san Sebastiano ha le labbra rosso sangue, dove sensuali tette allattano i pesci, dove un corvo si nutre di un utero, dove la storia dell’arte indica la via, dove manca sempre una scarpa ai piedi, dove un messaggio in una bottiglietta, arrivato da chissà dove, chiede Did I Love Enough? Dove la bellezza sta nelle imperfezioni dei corpi.  


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domenica 1 maggio 2022

Biennale Venezia 2022, il talento delle donne sbanca alla 59esima edizione: tutte le "Leonesse d'Oro"

 

Alla Biennale della rinascita, le donne hanno fatto incetta di premi. In questa nuova puntata di ART'è vi racconto dell'impronta fortemente di genere di questa 59esima edizione della Biennale di Venezia, curata per la prima volta da una donna italiana: Cecilia Alemani. Il latte dei sogni ha visto la consegna nelle mani dell'afroamericana Simone Leigh il Leone d'Oro per la miglior partecipazione alla mostra 2022. Vince invece la Gran Bretagna il Leone d'Oro per la miglior partecipazione nazionale con il padiglione Sentire a modo suo ai Giardini, curato da Emma Ridgway : ha ritirato il premio l'artista afro-caraibica britannica Sonia Boyce. I premi alla carriera sono andati alla tedesca Katharina Fritsch (sua la mega scultura Elephant al centro del Padiglione Centrale) e la cilena Cecilia Vicuña, che vive a New York, ed è anche traduttrice di poesia sudamericana e attivista politica.

 



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