Sovvertire i valori costituiti attraverso la manipolazione e
l’esibizione del proprio corpo. Abolire la distanza tra artista e
pubblico facendo dell’arte un fondamento della comunicazione sociale,
uno specchio e un laboratorio dei cambiamenti in atto. Il pubblico non è
più considerato uno spettatore passivo, ma parte integrante dell’opera
stessa. È la Body Art, signori! Una rivoluzione culturale che fin dagli
anni Sessanta ha visto le donne grandi protagoniste con performance in
ogni parte del mondo rivendicate come scelta politica per la parità di
genere proprio negli anni cruciali del movimento femminista. Volutamente
effimere e legate al qui ed ora dell’accadimento, molte delle creazioni
di queste artiste hanno natura essenzialmente concettuale e sono
arrivate a noi attraverso riproduzioni in forma fotografica o filmica
oppure attraverso la conservazione di oggetti impiegati in occasione
delle azioni.
