Cari e care,
siamo i 3 ragazzi accusati di aver imbrattato il mausoleo intitolato a
rodolfo graziani, una delle figure di spicco del ventennio fascista.
Per molti fascisti nostrani questo mausoleo (inaugurato nell'agosto
2012) è stato il compimento del percorso che il movimento sociale, ad
Affile (RM), aveva intrapreso dal dopo guerra. Già nel '67 infatti venne
presentato il progetto del suddetto dal celebrato sindaco affilano
Luigi Ciuffa (esponente dell' msi e sindaco della cittadina per 40 anni).
Così, assieme al busto di Almirante, Affile oggi vanta anche un mausoleo
intitolato tramite delibera comunale al macellaio di Fezzan, graziani.
La regione Lazio, a seguito del clamore suscitato da tale scempio, ha
bloccato una parte del finanziamento promesso e dopo un attento
sopralluogo sul posto non ha trovato più alcun riferimento al fascista.
Di fatto il mezzo busto che dominava la sala è ora costudito
gelosamente in casa dal sindaco Viri, come da lui stesso dichiarato.
Il manufatto sarà scappato da solo o qualcuno avrà provveduto a rimuoverlo ?
Quella che secondo i piani del sindaco deve essere la Predappio del
Lazio è una chiara e palese revisione storica che pone il macellaio
nella veste del soldato pluri medagliato prima del fascismo, poi
soldato "non fascista" nel ventennio e successivamente nella repubblica
sociale “ fedele alla patria fino alla fine tanto da salvarne vite
umane e beni materiali dalla furia tedesca“... e si può aggiungere “
servo di una patria assassina “ come recitava uno scritto sul mausoleo.
A seguito di diverse denunce di individualità e associazioni il sindaco Viri ed alcuni assessori sono stati denunciati.
La procura ad oggi non sembra aver dato seguito all’indagine per
apologia di fascismo scattata ai danni del sindaco… Molto più facile
procedere “ verso chi pratica gesti violenti “, appunto vernice , come
gridava qualche fascista in giacca e cravatta, commentando la notizia
delle scritte.
Così il 1° aprile ( non è uno scherzo ) ci ritroveremo nell’ aula del
tribunale di Tivoli ad essere accusati nel modo in cui riportiamo: “ in
concorso tra di loro danneggiavano mediante verniciatura con bombolette
spray la scalinata in marmo, due porte e le quattro facciate del
sacrario denominato “il Soldato “ sito in Affile. Con l’ aggravante di
aver commesso il fatto su beni destinati per necessità alla pubblica
utilità e su edifici ad uso pubblico, scrivono i carabinieri.
A prescindere dal fatto di chi abbia praticato il gesto, vogliamo
evidenziare la volontà di far passare per pubblica utilità un mausoleo
intitolato ad un criminale di guerra, come evidenzia la storia, ad un
condannato per collaborazionismo con i tedeschi nell’occupazione
nazista, al ministro della repubblica di salò firmatario del bando che
rese obbligatoria la leva delle classi '22 ‘ 23, deportando 2 500
persone nei lager tedeschi.
L’uomo che con i suoi ordini sterminò migliaia di etiopi, l’ uomo che
rivendicò lo sterminio di Debra Libanos (in cui morirono più di 3000
persone), l’uomo firmatario delle leggi razziali, l’ uomo protetto
ancora oggi da una chiesa complice delle sue atrocità.
Sono allora 4 mura intitolate a questa figura un bene pubblico? O sono
il tentativo da parte della destra nostalgica di creare un luogo di
culto per i vecchi e nuovi fascisti?
Proprio perché non ci riconosciamo in questa assurda vicenda e con
sentimento di complicità con tutte le persone che ieri hanno combattuto e
che oggi combattono contro i vecchi e nuovi fascismi, con spirito di
rivalsa verso un gesto che è un insulto alla vita umana e alla
Resistenza, vogliamo non far passare questo processo come “ un semplice
danneggiamento “.
Per questo motivo chiediamo un forte sostegno nelle modalità che
riterrete più opportune, a tutti gli uomini e alle donne, ad
associazioni e movimenti, individualità e collettivi che si riconoscono
nei valori della Resistenza.
Per una società libera da ogni fascismo e per l’ abbattimento del mausoleo a rodolfo graziani.
1° Aprile sit in dentro e fuori il tribunale di Tivoli Viale Nicolò Arnaldi n, 19
ore 9 : 30
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