mercoledì 14 gennaio 2015

Il vero volto di Renzi: sfruttatore e maschilista

Andrea Marcolongo
Matteo Renzi, oltre a tutta un'altra serie di cose, è anche uno sfruttatore. Lui che si vanta di aver composto la segreteria del suo partito con un numero molto alto di donne (7 su 12) e tutte molto giovani; lui che si compiace parlando delle 8 signora nella squadra di governo; lui che con boriosa sfrontatezza usa il binomio giovani e lavoro, sta svelando il proprio becero volto anche a chi in lui ci ha creduto ciecamente.

E' di oggi la notizia che la sua ghost-writer, Andrea Marcolongo, se ne è andata da Palazzo Chigi sbattendo la porta. Nata a Milano nel 1987, grecista e allieva della Scuola Holden di Alessandro Baricco, Andrea ha inviato una mail di congedo a Matteo rivelando un aspetto del lavoro "dietro le quinte" della squadra del premier che lascia davvero poco al fraintendimento. "Non sono mai stata pagata, a parte una mensilità", si è sfogata la donna a Panorama, anche se precisa che non è per i soldi che se n’è andata. "Eravamo tutti così. Viaggi a Roma e lavori mai pagati, so di persone che si sono indebitate e sono andate dallo psicologo perché distrutti dalle promesse".
Le promesse, racconta Andrea, erano: "La prossima settimana si risolve tutto, dai che è fatta, manca solo un foglio". Ma quei soldi non sono mai arrivati. L'unico mese che le hanno accreditato qualcosa la giovane scrittrice politica non sa neanche chi lo ha fatto: la Fondazione Open di Renzi, il Pd o la Presidenza del Consiglio. Di certo c'è il grande impegno che le veniva chiesto e che lei metteva in quel che faceva. Alla fine però ha mollato. Mi era impossibile continuare", taglia corto la Marcolongo. "Non è facile per una donna, e non aggiungo altro, ma sono fiera di quello che ho fatto, perché il gost-writer è una professione riconosciuta e molto stimata in tutto il mondo". Forse, ma non in Italia. Prima di questa presa di posizione nessuno aveva sentito parlare di lei e adesso che è fuori dal giro  anche quei pochissimi amici che aveva nel ristretto gruppo intorno al presidente del Consiglio non li sente quasi più. Perché l'isolamento è il destino di chi lascia il clan renziano.

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