venerdì 11 luglio 2014

L'identità erotica femminile fa paura: rimossa l'opera della McCall

Non ci si crede. Nonostante siamo bombardati ogni giorno da immagini di corpi femminili usati per vendere qualsiasi cosa, dalle automobili allo yogurt, dal giornale di partito alla trasmissione televisiva, ancora oggi un pube dipinto ed esposto in una mostra fa gridare allo scandalo. L'artista Leena McCall si sarebbe permessa di proporre l'opera “Portrait of Ms Ruby May, Standing” in cui ritrae una modella che fuma una pipa coi pantaloni sbottonati da cui esce nero pelo pubico e subito la galleria londinese “The Mall Gallery” lo ha fatto rimuovere in quanto «troppo pornografico e disgustoso».
Come riporta independent.co.uk la McCall non si stupisce: «La mia opera parla di di identità erotica femminile e il fatto che sia stata considerata inappropriata per il pubblico non fa che confermare i miei intenti». Da parte sua Ruby May, la modella che ha posato per il ritratto, ha ribattuto: «Una donna sessualmente consapevole è una minaccia al potere maschile. Per fortuna ci siamo evolvendo e simili forme di censura non sono più accettabili». Prima di rimuoverla, le era stato chiesto di sostituirla, ma lei ha preferito rinunciare e far partire la campagna su Twitter con l’hashtag  #eroticcensorship. In molti si chiedono «Perché questo sarebbe più oltraggioso di un nudo del classicismo?».
La Mall Gallery non ha trovato altra giustificazione che questa: «La nostra associazione ha il dovere di tutelare i bambini e gli adulti vulnerabili. Abbiamo ricevuto delle lamentele dai visitatori e abbiamo rimosso il problema». Eppure la “Society for Womens Artists” (SWA)che aveva selezionato il quadro ritenendolo meritevole per la mostra aveva chiarito: «Il quadro è molto bello e non ci troviamo nulla di sbagliato».La galleria invece lo ha tirato giù senza chiedere la loro  approvazione.

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